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Lo strano caso dell'apprendista libraia.
"La strada che volevo percorrere era con lui; tutte le altre strade, che prima di conoscerlo si aprivano a possibilità infinite, adesso sembrano lunghi tunnel grigi senza una meta precisa."
Il libro racconta la storia di Esme, una ragazza inglese che si è trasferita a New York perché ha vinto una borsa di studio alla Columbus.
Proprio nella Grande Mela, Esme incontra colui che diventerà il suo grande amore Mitchell, purtroppo un amore a senso unico, lei ne verrà completamente risucchiata fino a perdere la sua stessa personalità e la sua libertà.
"La volubilità di quest'uomo mi ha fatto impazzire a tal punto che non ricordo com'ero prima di conoscerlo. Ricordo vagamente una persona che amava le poesie e i quadri, una persona che era felice dei propri interessi, quasi convinta di essere libera. Questo amore è più forte della libertà."
Esme è una ragazza dolcissima, semplice e trasparente, molto giovane, spaesata in una città cosmopolita, che spesso la fa sentire fuori posto e inadeguata rispetto agli usi e ai costumi tipici inglesi, è ottimista e vede il buono in ogni persona che incontra, Mitchell è un uomo ricchissimo, che viene da una famiglia molto rispettabile, è bellissimo, affascinante, dalla vita si prende tutto quello che vuole soprattutto le donne, quando si accorge che un rapporto si complica o diventa una cosa troppo impegnativa si ritrae, fugge, senza nessun senso di colpa, neppure quando lascia la nostra protagonista sola e con la sua piccolina appena nata.
"Ero convinta che l'amore fluisse nelle correnti cosmiche di giustizia e virtù dell'universo, riversandosi su di noi, mettendo tutto a posto. Come se fosse la fuori, e bastasse aprire per accoglierlo. Ma evidentemente non è così, forse siamo noi a farlo. e adesso lo stiamo disfacendo."
Esme affronterà un lungo percorso, per ritrovare sé stessa, avrà il coraggio di tenere la sua bimba, lotterà ed alla fine accetterà il non amore di Mitchell, meno male per lei che troverà amicizia e solidarietà in una piccola libreria "La Civetta", all'interno della quale conoscerà personaggi buoni come George e stravaganti come Luke, con il quale instaurerà un rapporto molto particolare e speciale.
"Lui si accorge che lo sto guardando e fa la faccia imbronciata. Sembra uno di quegli attimi eterni in cui si condensano passato e futuro, quasi un ritorno a casa. Come se tutto avesse portato a questo preciso istante e il futuro ripartisse da questo preciso istante."
Un libro che non ha il solito finale a lieto fine, che ci lascia un po' interdetti, perché Esme sì affronta un percorso, ma è un percorso che non è come vorrebbe il lettore, rimane tutto in sospeso, ma forse può essere questa la vita, che purtroppo spesso ci mette di fronte a delle difficoltà per le quali bisogna trovare tutto il nostro coraggio per affrontarle al meglio e non è detto che tutto vada a finire con "...e vissero felici e contenti", lo sappiamo che noi donne leggiamo questi romanzi per sognare e per trovare una nota di romanticismo, qui però saremo costrette ad accettare la cruda realtà, ad odiare un uomo insensibile e viziato ed a tifare per una ragazza un po' troppo facilona, che spesso si fa mettere i piedi in testa pur di tenere a sé un amore che purtroppo non c'è!
"Amare vuol dire essere vulnerabili; amare vuol dire provare dolore nel punto più profondo del tuo essere."
Ho amato questo libro perché ci trasporta nella piccola libreria "La Civetta", un posto dove anch'io passerei volentieri intere giornate, tra l'odore più bello che c'è quello dei libri, conoscendo persone interessanti, parlando di autori e scoprendo piccole gemme di cultura, per il resto un romanzo semplice con una storia d'amore complicata.