Dettagli Recensione
PER RIFLETTERE
Questo è un romanzo che difficilmente potrà essere dimenticato. L’autore ha la capacità di portare il lettore a riflettere intensamente sulla natura umana, pur raccontando una vicenda che non ha nulla di straordinario. Lucy, protagonista sconfitta di questo libro, è decritta nella maniera più minuziosa possibile: nessun aspetto di questo personaggio rimane taciuto. Il lettore ha tutti gli elementi per capire Lucy, a differenza degli altri personaggi della vicenda, che arriveranno addirittura a considerarla malata di mente. Comprensione e non compassione è quello che il lettore proverà nei confronti di questa ragazza, segnata da un destino spesso brutale. Lucy non si accorge che la felicità potrebbe essere a un palmo dal suo naso, troppo impegnata a giudicare ogni persona che le si presenti davanti come giusta o sbagliata, senza possibilità di stare nel mezzo. Anche lei nella sua infanzia ha provato il desiderio di essere semplicemente Lucy, una ragazza normale, non accompagnata dalla presenza di una famiglia in rovina, con un padre alcolizzato che non è mai riuscito ad assumersi le proprie responsabilità. Eppure anche i cosiddetti “normali” finiscono per deludere Lucy, che non riesce ad accettare la falsità che spesso sta dietro ad una vita ordinata. Solo suo figlio riuscirà a darle un po’ di speranza: un bambino perfetto sembra ricompensarla delle sofferenze provate, ma anche questa sarà solo un’illusione passeggera. Lucy è personaggio che non vuole scendere a compromessi e non troverà mai pace se non nella fine dell’esistenza.
Una storia dura, narrata con uno stile meraviglioso, che pone il lettore faccia a faccia con verità che in fondo fanno parte di ogni essere umano, nonostante sia doloroso ammetterlo.