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Il paese delle nevi
 
Il paese delle nevi 2016-11-04 14:55:34 siti
Voto medio 
 
4.8
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
5.0
siti Opinione inserita da siti    04 Novembre, 2016
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I luoghi dell'anima

Il paese delle nevi è un piccolo libro diviso in due parti, è breve ma capace di racchiudere al suo interno un rimando di molteplici significati che lo rendono corposo, intenso, fagocitante. L’incipit e l’epilogo, superbi entrambi, racchiudono a mio avviso la sua quinta essenza fatta di evanescenza, impressioni, commistione di reale e irreale, sovrapposizione di elementi visivi e stati dell’animo. Nell’incipit si racconta l’arrivo in treno nel paese delle nevi, luogo- non luogo, microcosmo incantato come il sanatorio di Davos per Hans Castorp , e tutto è affidato al rimando di un ‘immagine riflessa e sovrapposta di un personaggio , la giovane Yoko, che manterrà integra la sua ambiguità per tutta la narrazione. Ricorrono parole quali “incantesimo”, “simbolo” e si insinua il ricordo di un “allora” vissuto da Shimamura, giovane uomo che lì ha lasciato Komako, una ragazza divenuta nel frattempo una geisha. Si succedono le stagioni: era estate, sarà autunno e inverno. Lo spazio è evasione per l’uomo che lì trova rifugio camminando in montagna e allontanandosi dalla sua famiglia, è prigionia per la giovane geisha intrappolata in relazioni dalle quali forse vorrebbe riscattarsi. Lui entra in quel mondo e ne esce volontariamente, lei “dal finestrino del treno dava l’idea di uno strano frutto dimenticato dentro uno sporco vaso di vetro in una povera drogheria di paese”. Si può dimenticare un’immagine così? Imperversano i colori: il bianco della neve, il nero dei capelli della ricca acconciatura, il rosso delle labbra. Pudore, dolore, passione, timore, resistenza, abbandono: associazioni libere fluiscono secondo la personale sensibilità. La trama, quasi del tutto inesistente in questo canovaccio, affonda improvvisamente nel rosso fuoco, nel precipitare degli eventi ma non nel loro risolversi. Rimane misteriosa, interpretabile, per niente univoca, aperta.
Da leggere per apprezzarne la prosa poetica, per arricchire l’immaginario e per immergersi nella propria anima.

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La montagna incantata
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Commenti

5 risultati - visualizzati 1 - 5
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Bellissima opinione, complimenti!
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siti
04 Novembre, 2016
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Grazie Nunzia!
Bel commento a questo magnifico romanzo, anche se personalmente continuo a preferire "Mille gru" col seguito della vicenda in "Il disegno del piviere" . Comunque siamo sempre a livelli altissimi per stile e scrittura e per la rappresentazione dei quasi impercettibili moti dell'animo umano.
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siti
05 Novembre, 2016
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Grazie Emilio,
sono in lista anche i testi da te citati, uno già. acquistato.
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Emilio Berra  TO
05 Novembre, 2016
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Buona Lettura, Laura.
5 risultati - visualizzati 1 - 5

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