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L'inquietudine di un amore tormentato
“Quando, dovunque io sia, vengo presa dall’inquietudine, nel mio spirito ritorno al giardino. Il giardino è il punto dal quale sono partite le mie sensazioni, lo spazio, eternamente immutabile, dove trovo la misura delle cose”.
La protagonista del libro si chiama Manaka, ventitreenne, cresciuta in una casa con un bel giardino a pochi passi da Hiroshi, compagno di giochi, amico intimo e poi marito. Si sposano a diciotto anni, non mutando il loro rapporto fatto di fiducia, complicità e conoscenza reciproca. Manaka trascorre il suo tempo in giardino con il cane mentre Hiroshi prova una strana angoscia che lo porta a vivere momenti di vera crisi. La loro vista apparentemente tranquilla verrà scossa dalla morte del nonno di Hiroshi che porta i due coniugi a scottanti verità. L’amore e l’innocenza dei due giovani so oppone alle turbe dell’animo umano.
Questa lettura cade al pennello con le tematiche affrontate nel mio elaborato di tesi. Difatti, tratto l’importanza del giardino e della sua influenza positiva sull’essere umano. L’ambiente esterno incide fortemente sullo sviluppo psicofisico di ogni soggetto. A maggior ragione se quest’ultimo vive un lutto, l’ambiente viene visto come luogo dove canalizzare tutte le frustrazioni e trasformare tutto in energia positiva e produttiva. Dal titolo Honeymoon si comprende da subito che si tratta di una coppia di amanti, “luna di miele” anche se molto differente dal concetto amoroso e pacifico che noi occidentali gli attribuiamo. Questo romanzo della Yoshimoto appare più maturo ed unitario rispetto ai suoi precedenti lavori. Lo stile dei suoi libri appare sempre molto delicato e piacevole nonostante le tematiche affrontate. In maniera minuziosa e leggera, l’autrice tratta il tema dell’amore e della morte, il primo basato su una profonda conoscenza della anime. Non si parla di un amore pieno di passione o carnale ma più di un’unione di anime, di comprensione e di rispetto. Il secondo tema dà vita in un certo senso al rapporto intimo tra i due protagonisti. Struggente e pieno di inquietudine, il rapporto tra Manaka e Hiroshi non è il classico rapporto adolescenziale, sembrano proiettati in una realtà diversa, utopica. Anche in questo caso la Yoshimoto è riuscita a trasmettere al lettore i sentimenti provati dai personaggi utilizzati in quest’opera. Ogni capitolo si concentra su un aspetto del rapporto differente.
Ne consiglio la lettura per l’accuratezza e semplicità con le quali l’autrice ha descritto un rapporto tanto difficile da capire agli occhi del lettore. Abbastanza angosciante ma la sua intensità ti entra dentro le ossa. Si riconferma tra gli autori della letteratura giapponese che prediligo, anche se ho apprezzato altri romanzi rispetto a questo.
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