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Cannibali Sessuali
La parte iniziale del romanzo è molto ricco di introspezione ma c'è un abuso di metafore che spesso sfociano in vere e proprie disquisizioni filosofiche di cui non si sentiva bisogno. Successivamente l'autore prende un buon ritmo che resta tale fino alla fine del romanzo. Inizialmente ho avuto una forte sensazione di dejavu poiché ho letto per prima Gli occhi del buio – sempre con Smoky ma più recente rispetto al L'Ombra– e la presentazione dei personaggi principali è davvero molto simile. Questa caratteristica non mi ha disturbato poiché può essere l'incipit con il quale cominciano le avventure di Smoky. Quello che non ho apprezzato è che anche in questo caso è il serial killer a chiedere esplicitamente che sia proprio Smoky ad occuparsi del caso.
Sostanzialmente un buon thriller, crudo tanto quanto basta ad avermi fatto sentire a disagio in alcune immagini particolarmente cruente. Tutti i personaggi sono ben caratterizzati. Forse anche troppo poiché, se questo romanzo ha un grosso difetto, è proprio che il "cattivo" si intuisce prima della metà del libro. Almeno l'autore è molto bravo a portarci alla conclusione in modo convincente. Il personaggio principale, Smoky, parte come stereotipo del poliziotto perfetto ma che ha subito un grosso trauma dovuto ad un suo errore. Questo rende il tutto più umano quindi più drammatico.