Dettagli Recensione

 
La strada
 
La strada 2016-10-24 07:58:13 CortaZur
Voto medio 
 
2.5
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
2.0
CortaZur Opinione inserita da CortaZur    24 Ottobre, 2016
Top 500 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Una lunga e grigia delusione

Premio Pulitzer per la narrativa 2007, scritto da uno dei maestri contemporanei della lettaratura americana autore di molti altri scritti di successo, incensato dalla critica trasversalmente.

Con queste premesse ho iniziato questo libro convinto di leggere un sicuro capolavoro, purtroppo la realta` e` stata contraria alle mie aspettative. Un romanzo ambientato in un grigio e nebbioso futuro post-apocalittico dove i due protagonisti, padre e figlio senza nome entrambi, sono gli unici personaggi che appaiono accompagnati da un carrello da supermercato, nella loro costante ricerca di cibo per sopravvivere.
Pochissimi altri personaggi fanno capolino tra le pagine e questi sono perlopiu` accessori ignorabili che aggiungono poco al totale. Un mondo disabitato, dove il cannibalismo e` pratica comune e dove i valori sono stati rovesciati per sopravvivere ad una totale mancanza di ordine.

Lungo la strada, da cui il titolo, si accompagna la coppia e pagina dopo pagina si realizza che il vero protagonista del libro e` il rapporto bellissimo tra padre e figlio; un padre che nonostante tutto continua a instillare un'educazione ai principi sani e giusti del genere umano, attraverso i modi piu` disparati, che conferiscono alla storia i momenti di climax piu elevato visto la tenerezza ed empatia che suscitano.
Oltre a questo poco altro, si continua a leggere aspettando che succeda qualcosa, aspettando un picchio di emozioni, un destino, un qualcosa che non arriva e che lascia quella sensazione di incompiutezza per la quale probabilmente e` stato scritto il romanzo, dove forse lo scrittore ha voluto evidenziare l'importanza dei rapporti familiari piuttosto che distarre con trame accessorie.

Lo stile di McCarthy non mi ha entusiasmato, l'uso costante della terza persona singolare, la descrizione ripetitiva di paesaggi sempre uguali, il non dare nome ai personaggi sono tutti elementi che hanno contribuito a non farmelo piacere e a rendere la lettura pesante.

In definitiva un libro che a mio parere e` sopravvalutato, che promette piu` di quello che mantiene e che mi ha deluso non poco.

Trovi utile questa opinione? 
120
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

1 risultati - visualizzati 1 - 1
Ordina 
Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

Ti capisco !
Ho apprezzato il libro solo 'a mente fredda' , ma ho faticato a procedere nella lettura, e anch'io sono stato deluso rispetto alle elevate aspettative.
1 risultati - visualizzati 1 - 1

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Volver. Ritorno per il commissario Ricciardi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Identità sconosciuta
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Incastrati
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
Tatà
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il mio assassino
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.3 (3)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.1 (3)
La prova della mia innocenza
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

La compagnia degli enigmisti
Il mio assassino
Demon Copperhead
La stagione degli amori
Il dio dei boschi
Tatà
La prova della mia innocenza
La città e le sue mura incerte
Per sempre
La terra d'ombra
In questo piccolo mondo
Lo spirito bambino
Sirene
Giorno di vacanza
Génie la matta
Mattino e sera