Dettagli Recensione
Venti foto per raccontare
le protagoniste di questa storia sono 20 foto.
Una fotografia può assumere significati davvero importanti perché suscita emozioni e ricordi intensi.. Quando poi è necessario descrivere una fotografia ad una persona cieca il compito diventa ancor più difficile;qui entra in gioco Rosamond, (attraverso la bravura di Jonathan Coe) che, con la sua voce incide su una cassetta le sue dettagliate descrizioni, fa sentire, al personaggio non vedente e al lettore, odori, rumori, sensazioni, tutto!
Coe ritrae non solo persone, ma anche luoghi, e da questi possiamo ricordare e narrare la nostra storia o immaginare anche quella di altri. Non si può non rimanere colpiti dalla capacità di questo scrittore di descrivere l’universo femminile e di sentimenti quali la maternità o l’amore. Ci si chiede, durante la lettura del libro, come un uomo possa comprendere così bene le emozioni intense di noi donne. Donne di tutte le età: bambine, giovani adulte, anziane. Non c’è differenza, l’autore si dimostra sempre molto abile.
C’è poi l’argomento così naturalmente trattato dell’omosessualità. L’amore tra due donne, nato con una tenera amicizia e cresciuto un po’ per volta e poi esploso è descritto con grazia direi. Fondamentale è, nel libro, la descrizione del rapporto tra genitori e figli, o meglio tra madre e figli, e ancor di più quando questi rapporti sono conflittuali e possono così compromettere la vita e la serenità di più persone. Il prezzo degli errori, però, non sempre lo paghiamo subito.. soprattutto, non ci accorgiamo immediatamente dei danni che possiamo arrecare con un comportamento o una parola.
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