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Gli occhi gialli dei coccodrilli
 
Gli occhi gialli dei coccodrilli 2016-10-14 05:06:37 MATIK
Voto medio 
 
4.0
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
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Piacevolezza 
 
4.0
MATIK Opinione inserita da MATIK    14 Ottobre, 2016
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Gli occhi gialli dei coccodrilli.

"Siamo sempre gli ultimi a renderci conto del cammino compiuto. Ma sono sicura che un giorno avrai il tipo di vita che ti piace, e quella vita, te la sarai fatta tutta da sola!"
In questo romanzo della Pancol si viene catapultate in una saga familiare che ti prende e non ti lascia più, ora per me sarà necessario leggere i due libri successivi per sapere cosa accadrà ai personaggi che ho amato o detestato: Henriette la matriarca fredda e calcolatrice madre di Josephine, la protagonista assoluta, madre di Hortense e Zoé, imbranata, amante della storia medievale, scopre il tradimento del marito e sarà costretta a rimboccarsi le maniche per tirare avanti, maturerà ed acquisterà fiducia in sé stessa, riuscirà a ribellarsi e ad imporsi e di Iris la bellissima Iris, ricca e sempre insofferente, che per ambizione e per successo si nasconde dietro a bugie e falsità.
Ho amato moltissimo Sivye, la vicina di casa di Josephine, un'amica leale, una madre amorevole ed una donne forte, positiva e tenace.
Gli occhi gialli dei coccodrilli è uno di quei romanzi che forse non è proprio eccezionale, ma ha la capacità di incastrare il lettore tra le sue pagine grazie alle storie, a volte anche strampalate, di tutti i suoi personaggi, ti appassioni ed insieme a loro ti arrabbi, ti emozioni, diventi triste oppure gioisci, fai il tifo per uno ed odi l'altro, scopri segreti ed assisti a piccoli colpi di scena, vivi la vita quotidiana dove non tutto è dorato e brillante, le donne sono protagoniste e gli uomini rimangono sullo sfondo, ambientato nella splendida Parigi, scritto in maniera lineare e semplice, infonde coraggio, serenità e fiducia.
"E' una persona, la vita, una persona da prendere come partner. Entrare in pista, danzare nel suo vortice; a volte ti fa quasi annegare e tu credi di morire, poi ti acchiappa per i capelli e ti posa un po' più in là. A volte ti pesta i piedi, altri ti fa volteggiare. Bisogna entrare nella vita come si entra, in una danza. Non interrompere il movimento per piangersi addosso, accusare gli altri, bere, prendere delle pastiglie per attutire il colpo. Volteggiare, ondeggiare, ballare. Superare le prove che ti manda per renderti più forte, più determinata."

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Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
per chi ama le saghe familiari
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