Dettagli Recensione
E' possibile espiare la propria colpa?
Ho preso il libro in questione con il timore di trovarmi dinanzi a a un romanzo complesso e sufficientemente pesante. Questa paura è stata rafforzata dalla lettura dei primi capitoli della prima parte del libro. Superate le prime 80 pagine, però, la lettura si è fatta via, via più intrigante e scorrevole. A colpirmi piacevolmente è stata una certa diversità di stile impiegata nelle tre parti che compongono il romanzo. Uno dei maggiori pregi penso sia proprio la ricerca di cambiare la scrittura a seconda del protagonista delle parti. Indubbiamente la propensione all'introspezione e la sottolineatura del dettaglio caratterizzano tutto il libro, ma le parti sono sufficientemente diverse tra loro. Basta prendere in considerazione la prima e la terza parte, che ha per protagonista sempre Briony, per vedere come McEwan sia riuscito molto a calarsi nella mente nello stato d'animo di una ragazza che cresce.
Dalla mente narcisista della tredicenne Briony, impegnata irrealisticamente a preparare la rappresentazione teatrale del suo ultimo lavoro, passiamo alla sorella maggiore Cecilia, sicura di sè, addirittura altera, ma al tempo stesso timorosa nel riconoscere i suoi sentimenti, per giungere, infine, all'affascinante e sfrontato Robbie Turner.
Il lasso di tempo che intercorre tra la prima e la seconda parte con lo scoppio della guerra, segna un espediente felice e ben riuscito per catapultare il lettore in una nuova e drammatica realtà in cui tutto il mondo, precedentemente incontrato, svanisce co le sue abitudini e le sue ingiuste ipocrisie.
Il prezioso vaso, ricordo perenne delle coraggiose imprese militari compiute dal fratello dell'inconsistente pater familias di Villa Tallis, diventa il simbolo del vecchio mondo e del suo cambiamento. La scalfittura del suo bordo, avvenuta durante una contesa tra Cecilia e Robbie presso la fontana della villa, fa comprendere ai due il loro amore, ma è anche l'avvenimento che porta Briony a passare dall'amore per il teatro e le fiabe (e quindi dal mondo dell'infanzia) a quello per il romanzo e il mondo adulto con il suo realismo e la sua imperscrutabilità. Similmente è l'inizio della fine dei sogni di Robbie di diventare medico. Da questo episodio incomincia il dramma che legherà Briony, Cecilia e Robbie per il resto della loro vita.
Il crimine odioso di cui Briony accusa Robbie trascina la giovane scrittrice in erba nel mondo degli adulti di cui fanno parte pure il realismo della colpa e l'angosciosa ricerca di una sua espiazione. Briony passa dal mondo dei figuranti da palcoscenico al mondo reale degli uomini. Il passaggio è dolorosissimo e il resto del libro non sarà che la messa n pratica di una espiazione: quella di Robbie passata in prigione e al fronte durante la ritirata verso Dunkerque e quella di Briony all'ospedale militare di Saint Thomas.
Se la scalfittura del vaso segnava l'inizio del cambiamento interiore dei tre protagonisti e il compiersi del peccato, la sua rottura accidentale all'inizio della guerra manifesta la fine di quello che esisteva fino ad allora e la sua impossibile ricostruzione.
Si potrà ricostruire il rapporto tra Briony e Cecilia? La storia d'amore tra Cecilia e Robbie potrà superare l'ingiustizia subita e la guerra? Le relazioni familiari rotte si potranno ricongiungere? In sintesi: l'espiazione è davvero possibile? "Come può una scrittrice espiare le proprie colpe?...Non esiste nessuno, nessuna entità superiore a cui possa fare appello, per riconciliarsi, per ottenere il perdono". Il compito è unicamente suo.
A noi lettori è consegnata una storia ricca di riflessioni e vibrante di disperazione, angoscia, rabbia e amore tenace. "C'è stato un crimine. Ma ci sono stati anche gli amanti".
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Commenti
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Anche a me il libro è piaciuto, ma mi aspettavo di più : ho trovato poco autentica la parte del protagonista in guerra; forse perché l'autore, per sua fortuna, non ha sperimentato un coinvolgimento simile.