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53 anni, 7 mesi e 11 giorni, notti comprese.
SPOILER - SPOILER - SPOILER
"53 anni, 7 mesi e 11 giorni, notti comprese".
In questi numeri è racchiuso tutto il senso di questo grandissimo romanzo.
Ho cercato "la storia d'amore" in tutte le sue pagine, senza trovarla (se non alla fine)...ho trovato invece la struggente storia di "un amore unilaterale", idealizzato, nutrito da pensieri, fantasie, voci, profumi, ricordi di un uomo al limite della follia...un'ossessione disperata e senza fine che ha superato la barriera del tempo, dello spazio, del corpo...
Florentino ama, ama Fermina di un amore totale, bruciante, spossante: le ha parlato solo una volta, si sono scritti delle lettere d'amore furtive, l'ha seguita, spiata, adorata da lontano.
Ma alla fine lei sceglie altro...si accorge di non amarlo, di non conoscere quest'ombra scura che un giorno, all'improvviso, incontra al mercato.
Lei sceglie il buon matrimonio anelato da suo padre, non un matrimonio d'amore, felice, ma "stabile", rassicurante...e con gli anni impara ad amare suo marito, fino a diventare indispensabili l'uno per l'altra...(e Florentino non è mai nei suoi pensieri, se non per qualche strascico di senso di colpa che talvolta raffiora).
"Il problema del matrimonio è che finisce tutte le notti dopo che si è fatto l'amore, e bisogna ricostruirlo tutte le mattine prima della colazione".
Lui è affamato d'amore, si consuma in un fuoco che scaverà dentro di lui una voragine immensa...e che cercherà di colmare amando mille donne, senza amarne nessuna.
Giovani, mature, sposate, vedove, quasi bambine...non importa. Lui le amerà tutte.
"...aveva imparato che si può essere innamorati di diverse persone per volta, e di tutte con lo stesso dolore, senza tradirne nessuna.
Il cuore ha più stanze di un casino."
Ma non s'impegnerà mai davvero con nessuna, lui deve mantenersi "libero" per Fermina, perché lui lo sa, sa che un giorno sarà sua.
E non importa se quel giorno arriverà mezzo secolo più tardi, quando ormai la pelle è avvizzita, gli occhi sono liquidi, le membra stanche...
Fermina s'innamorerà di Florentino, sì...ma non del ragazzo che è stato, non del ricordo di lui, ma amerà il vecchio, l'ultrasettantenne senza capelli e senza più ardore, ma in grado di emozionarsi ancora per una mano nella mano, per un bacio a fior di labbra dal leggero sentore acido, per il suo corpo di donna che ha ceduto al tempo, alla gravità, alla vita.
Ho trovato in questo romanzo una sensualità disarmante, un erotismo raffinatissimo e una delicatezza senza pari nell'affrontare l'amore che passa attraverso le trasformazioni del corpo.
Una storia di speranza, quella che davvero non muore mai...
Ringrazio Garcia Marquez per averci regalato l'illusione che davvero i sogni si realizzino, prima o poi...e spero mi voglia perdonare per le mie parole indegne.
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Commenti
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È stato un piacere rincontrarlo!
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Anche a me il libro è piaciuto, anche se mi sono allontanato un po' dall'autore, ultimamente.