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Il soccombente
 
Il soccombente 2016-09-27 12:50:29 Jari
Voto medio 
 
2.5
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
2.0
Jari Opinione inserita da Jari    27 Settembre, 2016
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Delirio narrativo

Testo narrativo delirante, che rispecchia in pieno la poetica nichilista del suo autore. L'io narrante ripercorre la vita, le ossessioni e le frustrazioni di Wertheimer, il " soccombente", che con lui e con il grande pianista Glenn Gould partecipò in gioventù ad un corso di perfezionamento in pianoforte a Salisburgo sotto la guida del maestro Horowitz. Non c'è una trama, un filo logico. Non ci sono capitoli, né punti e a capo. Solo puro flusso di coscienza, solo una lenta ed inesorabile discesa nell'abisso. Dominano le iterazioni, le epistrofi, quasi a voler rappresentare attraverso il linguaggio l'ossessione di chi, consapevole della propria mediocrità, non può che soccombere nei confronti del genio. Lettura sofferta e sofferente, che consiglierei solo a chi (ed io non ero fra questi) sa già cosa aspettarsi da Bernhard e ne condivide visione della vita ed incubi.

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Commenti

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Ciao Jari. Io però ne ho ammirato lo stile, la qualità di scrittura.
In risposta ad un precedente commento
Jari
29 Settembre, 2016
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Ciao Emilio, la mia recensione non voleva essere negativa, ma solo enfatizzare i caratteri salienti sia dello stile di scrittura sia della poetica dell'autore. Indubbiamente Bernhard è uno di quegli autori senza mezze misure, eccessivo, dirompente sia nelle prese di posizione nei confronti del mondo sia appunto nello stile letterario. La mia recensione si adegua se così posso dire allo stile della sua scrittura e mi porta ad essere estremo.

06 Marzo, 2019
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Io amo Bernhard, pur non condividendo la sua visione di vita che cogliamo dalla sua opera (perché si tratta sempre di scrittura e non di confessioni vere e proprie, ricordiamocelo). E' un autore per pochi, pochissimi infatti è poco noto ma di grande importanza. La sua narrazione è sempre sull'orlo della tragedia e la commedia, è cinico ma vero. La sua prosa è maniacale ma musicale e difficile da realizzare a chi ne presta attenzione, la sua forma segue il contenuto come un'ombra. Non ha trama e non descrive un viale alberato, se non qualche gola austriaca cupa e scrosciosa di cascate, parte dal presupposto che i suoi lettori siano persone intelligenti alle quali non deve spiegare che la giornata era luminosa e che il parco era pieno di persone, ma entra nelle mente di queste persone e ne descrive i pensieri, il risultato non può essere che appunto la sua prosa formidabile.
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