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Delirio narrativo
Testo narrativo delirante, che rispecchia in pieno la poetica nichilista del suo autore. L'io narrante ripercorre la vita, le ossessioni e le frustrazioni di Wertheimer, il " soccombente", che con lui e con il grande pianista Glenn Gould partecipò in gioventù ad un corso di perfezionamento in pianoforte a Salisburgo sotto la guida del maestro Horowitz. Non c'è una trama, un filo logico. Non ci sono capitoli, né punti e a capo. Solo puro flusso di coscienza, solo una lenta ed inesorabile discesa nell'abisso. Dominano le iterazioni, le epistrofi, quasi a voler rappresentare attraverso il linguaggio l'ossessione di chi, consapevole della propria mediocrità, non può che soccombere nei confronti del genio. Lettura sofferta e sofferente, che consiglierei solo a chi (ed io non ero fra questi) sa già cosa aspettarsi da Bernhard e ne condivide visione della vita ed incubi.
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