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La ricerca di sè e della felicità
“Ciò che uno prova per gli altri non ha niente a che vedere con ciò che gli altri provano per lui. Se le due cose coincidessero sempre, vivere sarebbe un gioco da ragazzi.”
La meraviglia degli anni imperfetti è il nuovo libro della Sanchez, edito Garzanti editori. Il protagonista della storia è un ragazzino di sedicenni anni di nome Fran che vive in un complesso residenziale e apparentemente svolge una vita normale come tutte le altre. Tuttavia, la sua condizione a casa, il rapporto con il gruppo dei pari e la dura realtà della società nella quale vive, lo rende un ragazzino insoddisfatto e alla ricerca della felicità.
Da un attenta lettura del romanzo si possono evincere tre parti fondamentali al suo interno: la prima parte che riguarda l’adolescenza di Fran; la seconda il rapporto con il mondo esterno e infine la terza, Fran e il futuro. Nella prima parte, Fran appare un ragazzino come tutti gli altri va a scuola e passa il suo tempo con l’amico Eduardo un tipo ostile al mondo esterno e un indiscusso genio. Tuttavia, i pensieri di Fran sono completamente rivolti verso Tania, la sorella di Eduardo di cui è segretamente innamorato dalla prima volta che l’ha vista. I continui incontri con Tania trascineranno Fran in un vortice di sogno e felicità che tuttavia saranno spezzati da un annuncio importante di Tania, che la porterà lontano da lui. Aspetto fondamentale è la condizione di deprivazione affettiva in cui vive il protagonista: il padre è sempre fuori per lavoro e non presta attenzione al figlio; la madre, invece, è troppo attenta ai suoi bisogni e alle scappatelle amorose tra cui quella con Mister Gambe, per occuparsi del figlio. Egli cresce nella solitudine degli anni imperfetti trovando come unico conforto le conferenze e discussioni con un uomo più grande di nome Alien.
“Sarebbe morto di fame e solitudine. Ci sono affetti che funzionano soltanto da lontano.”
Nella seconda parte, troviamo un Fran cresciuto che lavora in videoteca ed inizia a comprendere come la vita sia difficile e come tutto non sia come sembra. La vita perfetta di Eduardo lo è solo apparentemente, difatti, sia il suo amico che la sorella per ottenere il benessere economico hanno rinunciato alla gratificazione anzi vedono in esso la somma felicità. Fran vive una vita ordinaria, senza entusiasmi, senza sbocchi, si trova allo sbaraglio senza un vero obiettivo. Il padre scompare dalla sua vita e da quella della madre, troppo interessato a sè. Mentre la madre cercherà un modo per risollevarsi e aiutare il figlio, prendendo coscienza di non potersi più dedicare a sé stessa. La consegna di una chiave da parte di Eduardo cambia la vita di Fran. La terza parte riguarda il futuro di Fran e i due incontri che farà, successivamente, quello con Yu e quello con il signor Delgado.
La scrittura della Sanchez si rivela a tratti confusa e permeata da una profonda malinconia percepibile in ogni singola pagina. Ci presenta la figura di un anti-eroe che non riesce per varie vicissitudini a migliorare la sua vita. Disilluso e disincantato dalla vita, Fran inizialmente si fa trasportare dalle sue emozioni vivendo ogni singolo istante che può con la sua amata (prima Tania, poi Yu). Tuttavia, rimangono troppi interrogativi in aria: Che fine ha fatto Eduardo? Perchè ha consegnato la chiave a Fran? Perchè il padre ha lasciato la madre? Cosa c’entra il signor Delgado con la storia? Interrogativi che non avranno risposta ma lasciano al lettore la possibilità di ricercare la risposta ovunque. La morale, quindi, risulta incomprensibile e sfuggente. L’aspetto che ho apprezzato molto è il piano filosofico riservato alle conferenze di Alien che hanno influenzato in maniera positiva la vita di Fran, alimentando la sua predisposizione romantica. Fran è un ragazzino come tutti che si lascia trasportare dai dubbi e dalla ricerca dell’amore. Il suo incontro con Yu sarà spontaneo e delicato, un incontro del destino.
“La mente non si ferma. Anche se non vuole pensare, pena. Ma cosa pensa? Tutto dipende da ciò che le dai, se la rifornisci abbastanza, perché in caso contrario dovrà adattarsi a ciò che ha di volta in volta. Di volta in volta l’irresistibile sensazione che annega la coscienza con i suoi piccoli specchi che la moltiplicano. Forse da qui provengono le ossessioni patologiche, dal tentativo di saziarsi nella stessa sensazione, rigirandola, mangiandola a poco a poco o trangugiandola e in tutti i modi possibili. I pezzi dello specchio che si compone nelle forme della memoria. Abbiamo bisogno di riserve per il pensiero futuro.”
Devo dire la verità dal titolo e dalla copertina mi aspettavo un altro tipo di storia. Una storia basata su un amore tra un uomo e una donna che rimpiangevano i loro anni adolescenziali anche seppur imperfetti. La copertina del libro è molto bella fa riflettere, trasporta il lettore in un luogo da sogno. La luna d’argento che illumina la stanza di Fran e gli incontri con le “sue donne”. Tutto sommato sono contenta di essermi sbagliata perché vuol dire che il libro non è scontato, tuttavia mi ha lasciato l’amaro in bocca perché non sono riuscita a darmi le risposte su molte domande. In fondo, va bene così la vita è fatta di domande a cui non sempre riusciamo a dare una risposta, nonostante ci impelaghiamo in inutili tunnel senza uscita.