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IL GIRONE DELL' INFERNO DEI POSTINI? L.A
I libri più belli che ho letto non li ho cercati ma li ho letti per caso. E’ così che io e post office ci siamo incontrati in maniera casuale . E’ buffo che in tutte le recensioni che ho fatto fino adesso su questo sito, per la maggior parte siano su libri che mi sono capitati casualmente tra le mani. Dopo Post Office e sulla strada giuro che smetterò di essere così naif nel recensire i miei libri (ehehe). Scovato tra la collana del ‘900 della mia famiglia che mi ha sempre dato gioie inaspettate, facendomi scoprire grandi autori che mi erano stati negati fino ad allora, dalla mia razionale scuola.
Non conoscendo l’autore mi appropinquai alla lettura di questo sconosciuto autore . La trama è basata sul periodo di Bukowski alle poste che procederà tra continui tira e molla, attraverso rapporti travagliati con le donne e sbronze bibliche nell‘ amata e odiata L.A. Il libro è composto da sei capitoli, racchiusi da vari sottocapitoli, intervallati dalle sue esperienze con le donne; il capitolo 5 con l’inserimento delle ammonizioni sul lavoro è una soluzione geniale, che rappresenta l’ imminente countdown alla completa estraniazione di Hank dalla noiosa società e all’ inizio della formazione del pensiero di Buk che si appresta a cambiare lettera per lettera la scritta Hollywood, sostituendola con un grosso e grasso FUCK OFF.
Ho subito trovato questo autore divertente da morire per il suo stile: acuto, cinico, diretto e volgare. Quest’ uomo ha messo così tanta autoironia in questo romanzo da farsela sotto dalle risate, certi episodi mi hanno fatto veramente ridere di gusto. E’ stato intelligente nel saper tirare fuori da una storia di solito noiosa e ripetitiva, un romanzo arguto e brillante che con le sue massime rende il libro veloce da leggere e accattivante. In questo libro ha saputo imprimere la sua impronta originale rendendolo autentico ed esclusivo, brevettando il suo modo di scrivere rendendolo riconoscibile a colpo d’ occhio.
La prima cosa che si apprezza di Buk è l’onestà, non pretende e non vuole troppo, ma si “accontenta” di vivere, basando la sua vita soddisfacendo i suoi bisogni. Il gioco, l’ alcool e le donne fanno parte di lui, senza crearsi false aspettative sul mondo e senza fare più del necessario, si gode le piccole cose che realmente rendono per lui, la vita degna di essere vissuta : delle belle gambe, una vincita alle corse, una bottiglia di vodka scadente e un sigaraccio.
Bukowski laido ubriacone, sfaticato, cinico, misantropo e misogino ecc tutto quello che vi pare ….. può non piacere ma per tirare fuori tutto il marcio che si ha dentro, ci vuole una certa dose di sensibilità artistica ed umana, non bisogna prendere Bukowski alla lettera come un profeta, perché non lo è. Si può condividere certi suoi pensieri o no, ma perlopiù, sono provocatorie analisi del mondo di come lo vive e lo vede lui; al giorno d’oggi è anche abbastanza stracitato e frainteso fino allo sfinimento non capendo appieno questo autore che ha uno stile sarcastico fino al midollo.
La sua vita di scrittore non è stata tutta rose è fiori pensando anche di smettere. Ha raggiunto il successo dopo post office e solo in tarda età se l’è spassata alla grande, riprendendosi tutto con gli interessi. C’è da dire che per conoscere il vero Bukowski non bisogna leggere i suoi romanzi ma le sue poesie perché si definiva un poeta, quindi perché non approfondirne la conoscenza anche in ambito poetico? Le consiglio sono veramente belle e sconclusionate (quella sullo stile è meravigliosa). Concludo dicendo che è diventato uno dei miei scrittori preferiti e lo straconsgilio, se si vuole iniziare con un romanzo di Bukowski questo è il romanzo perfetto: veloce, scorrevole e divertente.
P:S Se vi piace l’autore guardatevi il documentario Bukoswki: Born into this veramente fatto bene, è divertente e conoscerete qualcosa in più di lui e del suo modo di essere.