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Il buio oltre la siepe
 
Il buio oltre la siepe 2016-09-15 16:26:42 Cathy
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Cathy Opinione inserita da Cathy    15 Settembre, 2016
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"Come uccidere un merlo"

"I merli non fanno niente di speciale, ma fa piacere sentirli cinguettare. Non mangiano le sementi nei giardini, non fanno il nido nelle madie, non fanno proprio niente, cinguettano soltanto. Per questo è peccato uccidere un merlo."
Il titolo originale di questo romanzo, "How to kill a mockingbird", è stato modificato nell’edizione italiana in "Il buio oltre la siepe". In entrambi i casi si tratta di una metafora. Nel titolo originale il concetto espresso è che fare del male in qualunque modo ad una creatura innocente e indifesa è un peccato imperdonabile, come, ad esempio, uccidere un merlo. Il titolo italiano, invece, allude a ciò che ci è vicino, appena oltre la “siepe” che delimita il nostro mondo piccolo e ben noto, ma che non conosciamo e di cui abbiamo paura.
Siamo a Maycomb, Alabama, nel profondo Sud degli Stati Uniti, durante una calda estate degli anni Trenta. Jean Louise Finch, detta “Scout”, ha cinque anni e trascorre le vacanze a giocare insieme al fratello maggiore Jem e all’amico Dill nella strada residenziale dove vive. A dispetto dell’elegante nome di battesimo che le hanno affibbiato, Jean Louise è un vero maschiaccio: va in giro in pantaloni, detesta giocare con bambole e tazzine e scandalizza la famiglia azzuffandosi con altri bambini e sbraitando parolacce di cui non conosce il significato. Oltre la “siepe” della famiglia Finch, appena due case più in là, c’è la misteriosa casa dei Radley, abitata da una famiglia bizzarra e piena di segreti. Si dice che uno dei Radley, Boo, non esca di casa da anni e si sia trasformato in un mostro che mangia gatti e scoiattoli e uccide chiunque osi varcare il limite della sua proprietà. Tutti i bambini del vicinato sono terrorizzati da casa Radley, al punto da non osare passarci davanti se non di corsa e senza guardarla, e Jem e Scout non fanno eccezione.
Ma oltre le siepi ben tenute delle case di Maycomb non c’è soltanto lo spaventoso Boo Radley: quando il padre di Scout e Jem, Atticus Finch, assume la difesa d’ufficio di Tom Robinson, un giovane uomo di colore accusato ingiustamente di aver violentato una bianca, agli occhi dei due bambini si spalanca un mondo di pregiudizi, violenza, menzogna, omertà. Avvocato onesto e brillante e uomo di profonda intelligenza e sensibilità, Atticus Finch - uno dei migliori personaggi letterari mai creati - riesce a dimostrare l’innocenza dell’accusato, ma per Tom Robinson è troppo tardi: la società ipocrita e benpensante di Maycomb ha già emesso la sua inappellabile sentenza di condanna.
L’intera vicenda è narrata in prima persona dalla piccola Scout, che con il medesimo stile fluido e vivace racconta i giochi dell’infanzia, i piccoli eventi quotidiani, le storie di mostri e fantasmi scambiate con Jem e Dill, le mille spedizioni alla casa dei Radley per dare un’occhiata al terribile Boo, le serate trascorse ad imparare a leggere con Atticus, ma anche i pregiudizi, le ipocrisie, le piccole e grandi meschinità di una società chiusa e conservatrice che culminano nel processo a Tom Robinson, evento del quale Scout è testimone diretta. Attraverso il suo sguardo innocente e privo di filtri, e dunque molto più acuto e onesto di quello di un adulto, il piccolo, ottuso mondo in cui vive e la stessa natura umana si mostrano per ciò che sono nel bene e nel male: dominati dall’ignoranza e dalla paura, con qualche punto di luce, di tanto in tanto, a rischiarare il “buio”, quello vero, che esse stesse creano intorno a sé.
Vincitore del Premio Pulitzer nel 1969, "Il buio oltre la siepe" è un romanzo di sconvolgente attualità, capace di trasmettere con efficacia valori fondamentali e universalmente validi in ogni tempo. Un racconto dalla forza straordinaria nella sua semplicità, che resta impresso nella mente del lettore e invita ad osservare la realtà così come la osserverebbe Scout, liberi dai pregiudizi e dalla paura del “diverso” e senza mai smettere di credere nella possibilità di costruire un mondo migliore.

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