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Il viaggio di una mutazione...
Questo libro è un viaggio...
Un viaggio attraverso il tempo, lo spazio...ma soprattutto attraverso il corpo.
Il corpo di Calliope.
Il viaggio di una mutazione genetica del 5° cromosoma, che dalla Grecia d'inizio '900 arriverà in America negli anni '60, sopravvivendo per tre generazioni e portando con sé tutta la storia di una famiglia.
Tutto inizia con Desdemona e Lefty, fratelli (e non solo) che riescono a salvarsi e a scappare dall'incendio di Smirne ad opera dei turchi.
Sarà una nave e una scialuppa di salvataggio la culla del loro amore proibito...e lì si riinventeranno, si racconteranno una storia in grado di legittimare i loro sentimenti e di mettere a tacere (ma mai del tutto) il loro senso di colpa e la paura...
Quel giorno, su quella nave, inizierà anche il viaggio di un gene recessivo che, 60 anni dopo, a Detroit, sceglierà proprio Calliope per manifestarsi.
Cresciuta per 14 anni come "femmina"...affronterà la pubertà con lo sconvolgimento di chi, ignara di quello che realmente accade dentro il suo corpo, non si riconosce nello sviluppo delle sue pari, niente seno, niente ciclo, altezza e magrezza eccessive, attrazione ingiustificata verso "l'Oggetto" dai capelli rossi...
Vive la tempesta emotiva di chi non sa esattamente cosa ci sia di sbagliato in lei, ma percepisce chiaramente che qualcosa non va...
Fino al giorno della scoperta...
Dottori come se piovesse, luminari di genetica che faranno di lei il proprio personale fenomeno da baraccone, e poi la certezza di non voler essere "trasformata" da un bisturi, ma solo dal coraggio di accettare la propria naturale trasformazione in "maschio", in quel maschio che è sempre stata, senza saperlo.
Ma per farlo deve essere sola, lontana da chi l'ha sempre amata come "figlia": ucciderà Calliope davanti allo specchio di un barbiere...e farà nascere "Cal", l'ermafrodita.
"Il mondo esterno era finito. Ovunque fossi andato avrei sempre incontrato me stesso".
Una vita difficile, sempre in bilico fra la voglia di essere un uomo come tutti e l'imbarazzo di dover spiegare alle donne della sua vita chi fosse, cosa fosse...
Una donna mancata, un uomo a metà...una persona.
In questo romanzo non c'è solo la storia di Cal/Calliope, ma c'è "la storia" della sua famiglia, della Grecia, dell'America, di usanze, superstizioni, rapporti familiari...e tanto tanto ancora.
"...per andare avanti bisogna tornare indietro dove si è cominciato".
Eugenides, approfittando della narrazione in prima persona, si diverte un po' a sballottolarci avanti e indietro nel tempo, a suo piacimento, ma lo fa con un coinvolgimento tale (e una sottile ironia di fondo) che glielo perdoni senza pensarci troppo.
Il romanzo inizia con un incipit forte, d'impatto...e la cosa che più mi ha colpito è stato constatare che per ben 600 pagine rimane solido su quel livello, nessun cedimento, nessuna caduta.
E non è facile.
Un romanzo ricco, che t'inghiotte...che ti rapisce dal primo rigo, ma che (almeno su di me ha avuto questo effetto) non riesci a divorare, ti richiede tempo, assimilazione, senza mai essere pesante.
Ma merita tutto il tuo tempo, merita di essere assaporato.
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Commenti
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Per me è stato il mio primo Eugenides...ora proseguirò con gli altri!!!
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bella recensione.Concordo con te, anche io non l'ho divorato e anzi ci è voluto del tempo per leggerlo tutto ma merita davvero tanto. Eugenides con i pochi libri che ha pubblicato fa la differenza rispetto ad autori che sfornano libri tutti gli anni.
Marta