Dettagli Recensione
Le campane di Tokyo
La malinconia d’amore avvolge e anima i protagonisti del racconto, il fruscio di una seta raffinata scandisce il percorrere delle frasi, delle immagini, dei capitoli. Una passione prorompente e soffocata dalle doglie della disgrazia si svela in passato attraverso il presente di Otoko, che di quell’amore di gioventu’ ne fece pazzia, e che dopo tanti anni pare non saperlo assopire .
Oki siede in uno scompartimento del treno e ritorna verso il fantasma di quella ragazza che lo strappo’ da un matrimonio insipido e che lui non volle, non seppe scegliere.
Ancora, Kawabata non si accontenta e aggiunge un'altra relazione controversa. Quella del rapporto viscerale di una allieva e della sua maestra, medita vendetta in un piano silente eppure esplicito, diabolico, irreparabilmente femminile.
Se tristezza aleggia in questi rapporti erosivi, bellezza troneggia invece nel classicismo giapponese di cui Kawabata Yasunari si fa portavoce ed ambasciatore , mesto, in penombra, eppure cosi’ incisivo, poetico, elegante, ammaliante.
Gia’ le prime pagine risuonano attraverso le campane dei templi piu’ famosi, che le radio trasmettono per salutare il vecchio anno. I tempi brevi ma dilatati nei colori del tramonto, scie di viola ad annebbiare il rosso. Cerimonie dove il te’ e’ sorseggiato in tazze su cui poggiarono i raggi della luna .
Elementi del paesaggio circostante che nella loro staticita’ non rallentano ma saturano, mentre la vicenda si svolge tra ossessioni sezionate e sensualita’ celate.
Buona lettura.
Indicazioni utili
Commenti
3 risultati - visualizzati 1 - 3 |
Ordina
|
Mi è piaciuta davvero molto, anche le tue frasi sembrano seta e ci riportano lo stile del libro, complimenti!
Marta
Emilio, sì ho letto entrambi.
Ora che i titoli di Kawabata affrontati sono parecchi, confesso di non averne uno preferito. Mi piacciono tutti in egual misura, piu' che la trama io adoro le atmosfere evocate.
3 risultati - visualizzati 1 - 3 |
Dell'autore però preferisco "Mille gru" , col suo seguito "Il disegno del piviere" . Li hai letti? Che cosa ne pensi?