Dettagli Recensione

 
Il canto del crepuscolo
 
Il canto del crepuscolo 2016-08-27 11:17:33 Natalizia Dagostino
Voto medio 
 
4.0
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
Natalizia Dagostino Opinione inserita da Natalizia Dagostino    27 Agosto, 2016
Top 100 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Codirossi...per non dimenticare

Helen Humphreys è una delle scrittrici che apprezzo di più: lucida, studiosa, decisa nell’uso delle parole, profonda confidente della vita solitaria e della natura.

Nel 1940, James Hunter, pilota della Raf, Uomo-uccello, arruolato in aeronautica per non essere “costretto a vedere chi sto per uccidere”, viene catturato dai tedeschi. In un piccolo villaggio del Sussex, Rose, la giovane moglie, rimane a svolgere il lavoro di sorvegliante per il mantenimento del coprifuoco.

La realtà dei due protagonisti, lontani l’uno all’altra, è aspra e sgradevole. L’attesa di Rose è triste e rabbiosa, fino al momento in cui conosce e si innamora di Toby Halliday e accetta, contemporaneamente, di ospitare la sorella di James, in fuga dalla sua vita londinese. La quotidianità a tre è difficile e conflittuale, ma offre ad ogni persona coinvolta la possibilità di riflettere sulla solitudine interiore, sul desiderio, sui legami affettivi, sulla speranza coltivata in ogni modo.

Secondo la convenzione di Ginevra i prigionieri con il rango di ufficiale, non lavorano, “occupati a non dimenticare”. Allora, lo sport, il giardinaggio e la fuga diventano le principali attività. I giorni nei campi di concentramento sanno di pidocchi e di freddo. James guarda il tramonto e decide che, dopo la guerra, quando la prigione della carne sarà terminata, pubblicherà uno studio scientifico sulle abitudini dei codirossi.

Commovente e inaspettato l’incontro del prigioniero con il Kommandant del campo, un tedesco docente di lingue classiche all’Università di Berlino: è nuova vita per i due esseri umani volgere lo sguardo in alto verso i pini e gli abeti, concentrarsi sulla vita dei codirossi, con il cuore da 980 battiti al minuto, per non guadare in basso le miserie della guerra e del campo.

In seguito, per tutte le persone coinvolte nella storia, le situazioni cambiano inaspettatamente: forse, la vita non è solo paura e dolore, è libertà che consente possibili riscritture e programmi felici.

“Che assurdità, pensa James, che questa guerra e la precedente siano state combattute da professori di letteratura classica, appassionati di uccelli, giardinieri e acquerellisti.”p.58

“Questo è il vero problema con il tempo, pensa Rose. Non segue nemmeno le proprie regole. Si dilata e si comprime a suo piacimento. A volte è come un ospite che esita ad andarsene, altre è un specialista delle evassioni.”p.126

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
140
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Volver. Ritorno per il commissario Ricciardi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il mio assassino
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.0 (2)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'ora blu
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Malempin
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Morte in Alabama
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La città e le sue mura incerte
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

La compagnia degli enigmisti
Il mio assassino
Demon Copperhead
La stagione degli amori
Il dio dei boschi
La città e le sue mura incerte
Per sempre
La terra d'ombra
In questo piccolo mondo
Lo spirito bambino
Sirene
Giorno di vacanza
Génie la matta
Mattino e sera
Eden
L'anno che bruciammo i fantasmi