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Bambini nel tempo
 
Bambini nel tempo 2016-08-26 07:23:40 siti
Voto medio 
 
3.3
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
3.0
siti Opinione inserita da siti    26 Agosto, 2016
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DIMENSIONE TEMPO

Un’ ossessione perseguita Stephen e la moglie Julie da quando la loro bimba di tre anni, Kate, è stata rapita in un supermercato, mentre il padre che era con lei chinava il capo per una frazione di secondo in un gesto di routine, tipico di chi è alla cassa.
Da quel momento l’incapacità di condividere l’immenso dolore opera una frattura insanabile che allontana i due, la narrazione da allora predilige il percorso dell’uomo e ci rende partecipi della sua esistenza o meglio sopravvivenza.
La caratteristica principale della scrittura è la sua perfetta adesione ai singoli momenti che si vogliono rappresentare e ciò emerge con uno stile potente, nel ritmo serrato, asfittico, carico di tensione che si coglie nelle pagine dedicate alla sparizione di Kate o ancora in quello dilatato all’estremo, teso a fermare il tempo scindendolo in nitidi fotogrammi separati, che si respira nelle pagine dedicate all’incidente automobilistico in cui si trova coinvolto Stephen, o in ultimo nelle bellissime e ancora una volta sorprendenti ultime pagine dedicate ad un evento risolutivo degno dei migliori lieto fine. La narrazione però vive anche di momenti statici ai quali manca uno sviluppo narrativo imminente e allora può predominare la noia. Il materiale narrativo oltre alla rappresentazione degli stati emotivi dei due genitori, è dedicato alla critica del sistema politico inglese, alla dimensione temporale e alla sua ineffabilità come nella miglior lezione di T.S. Eliot dei “Quattro quartetti”, all’attenzione verso l’età infantile intesa dall’autore come un’età magica che segna tutta l’esistenza e che può prepotentemente riemergere, nei suoi tratti peculiari e scomodi, anche durante l’età adulta talvolta concedendo lussuose fratture temporali , tutte da scontare. La nostalgia dell’infanzia, il senso del tempo, la sovrapposizione dei suoi attimi inducono a interessanti riflessioni,riportano alla memoria i racconti de “L’inventore di sogni” e incuriosiscono circa la restante produzione.
Consiglio la lettura in virtù di quanto scritto, consapevole che a numerosi lettori è piaciuta in modo incondizionato questa produzione. Io, al momento, ho maturato un giudizio di gradevolezza ancora tiepido dovuto al fatto che percepisco questa scrittura originale e a tratti coinvolgente ma emotivamente spenta, involuta, fredda, se non rari sprazzi.

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Commenti

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Bella la tua presentazione, Laura. Ma per il momento lascio.
cara Laura, il ricordo di questo libro mi suscita ancora una grande angoscia. Ebbi l'infelice idea di iniizare a leggere questo romanzo quando la maggiore delle mie figile era molto piccola. Dovetti abbandonarlo a metà perchè non ce la facevo proprio a continuare. E' uno dei pochi casi in cui non ho terminato di leggere un romanzo. Ancora oggi, il nome di questo autore mi evoca sensazioni spiacevolissime. Prima o poi devo decidermi a rileggerlo, per togliermi di dosso questa brutta sensazione.
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siti
26 Agosto, 2016
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Ciao Pier Paolo, penso che il libro possa avere una seconda opportunità anche perché non lo si può ridurre a quelle pagine iniziali, è molto di più come ho tentato di dire anche se non è di mio gradimento. Questo autore mi spiazza perché ha indubbie capacità di scrittura ma non tiene per tutto lo scritto. Inoltre ti aspetta un bel finale che mi ha sicuramente emozionata.
Matelda
26 Agosto, 2016
Ultimo aggiornamento:
26 Agosto, 2016
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Bellissima recensione , come sempre , siti.. Ho letto questo libro molti anni fa quando fu pubblicato per la prima volta da Einaudi, mi sembra nel 1988. , e mi fu decantato a gran voce dal rappresentante della casa editrice. come capolavoro.
Lo comprai.
Iniziai
Ma ... Mi saltò addosso letteralmente una grande angoscia . "E se , per un mio attimo di disattenzione.. capitasse anche a me..".
Inoltre mi dissuasero dal proseguire nella lettura i tanti momenti di "secca " nella narrazione . , ormai negli scaffali alti della mia biblioteca,
Prenderò lo scaleo.
E' passato tanto tempo . Io non sono più quella di allora.
E anche il libo mi sembrerà diverso.
Lo spero
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siti
27 Agosto, 2016
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Ciao Matelda, grazie per il commento.Allora siete già due ad aver desistito.
In risposta ad un precedente commento
siti
27 Agosto, 2016
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Ciao Emilio, pensavo di aver già risposto al tuo commento, Comunque ti ringraziavo e affermavo di comprendere perché questa lettura non sia nelle tue corde.
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