Dettagli Recensione
UNA STORIA VISIONARIA
Di chiaro filone visionario, questo libro mi ha lasciato direi interdetta. Narra della strambalata storia di questa famiglia americana in cui la figlia Rose, protagonista, ha un dono speciale che è quello di riuscire ad “assaggiare” le sensazioni ed emozioni delle persone che cucinano i cibi che lei mangia, ma non solo, perchè nel corso della storia questa sua chiamiamola “dote” ha una escalation che la porta a capire da un solo assaggio esattamente la provenienza di tutti gli ingredienti e la loro storia.
Già solo questo avrebbe fatto del libro una storia a sufficienza visionaria, se non fosse che si scoprono man mano “doni” degli altri componenti familiari, che sembrano essere personaggi secondari ma che in realtà fanno diventare il libro quasi una saga familiare surreale.
Credo che l’autrice nello scorrere della storia abbia perso un po’ il filo di quello che era il suo messaggio, perdendosi in storie nella storia senza poi andare a fondo in nessuna di esse. Infatti, finisco il libro con tantissime domande, e a parte spiegazioni introvabili credo su alcuni eventi che accadono, la domanda principale che mi sorge spontanea è “Qual è il messaggio di questa storia?”.
Se la vogliamo vedere solo come una storia visionaria appunto, ha un bell’inizio che ti accompagna all’interno del personaggio ma poi non ha il carattere giusto per portarti fino alla fine, è come se l’autrice ad un certo punto ti lasciasse la mano.
E’ stata comunque una lettura scorrevole, particolare direi, una buona scrittura, ha uno stile fresco e piacevole; forse dovrei ritentare con un altro suo scritto.