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Le candele bruciano fino in fondo...
Esistono dei libri di cui si parla tanto, che sembra tutti abbiano letto (tranne te), di cui hai sentito così tanti pareri (positivi e negativi) che, alla fine, sei quasi convinto di averli letti anche tu...ma non è così, non li hai letti. Purtroppo.
Questo libro, per me, è uno di quelli.
Sta lì da anni, lo guardo per un attimo, godo del bellissimo dipinto di Klimt in copertina, ma passo sempre oltre...fino al giorno in cui parlando con un'amica, mi sento rivolgere la fatidica domanda: "Non hai letto "Le braci"????"...e lì capisco che è arrivato il momento anche per me, che non posso più rimandare.
E quindi eccomi qui...pronta a rispondere a quella domanda: "Sí, ho letto "Le braci"...e me ne sono innamorata".
Di cosa? Dei personaggi? Della storia? Della scrittura?...non lo so...
So solo che sono stata completamente travolta dalle parole con la forza di un fiume in piena, così tante riflessioni, una dopo l'altra, da non darti neanche il tempo di metabolizzarle, da lasciarti un po' stordita.
Bisognerebbe avere la forza di fermarsi ad ogni pagina, chiudere il libro, pensarci su un paio di giorni, e poi andare avanti di un'altra pagina, chiudere...e così via.
Ma è impossibile...Marai fa in modo che s'inneschi una sorta di tensione emotiva che ti spinge a leggere, a sapere...perché tutto ruota intorno all'attesa di una "risposta".
Non voglio parlare di ciò che racconta il libro, finirei col dire che tratta il tema dell'amicizia tradita fra due uomini, di una sorta di resa dei conti aspettata per ben 41 anni...ma sarebbe riduttivo, non è così, è molto molto di più.
Il tema dell'amicizia fa da trampolino di lancio ad una marea di pensieri sulla vita, sul tempo dell'attesa, sull'infedeltà, sulla verità intesa non come lucida esposizione dei fatti, ma come motivazione, sulla colpa e soprattutto sulla sua intenzionalità, sull'orgoglio, sul coraggio, sul labile confine fra odio e amore, sulla vecchiaia, sulla morte...
Questo libro non si presta affatto a riassunti semplicistici, è troppo profonda la portata dei suoi contenuti...ed io non posso e non voglio, ma soprattutto non sono in grado di discernere a dovere...e poi perché? perche dovrei farlo se l'ha già fatto lui (Màrai) in modo meraviglioso?
Credo che la mia mente continuerà a girare intorno a queste pagine per lungo tempo...è una di quelle letture che continua a vivere in te anche dopo averla terminata, anzi, forse in questo caso "inizia" a parlarti e a scavare solo dopo aver chiuso il libro, perché prima sei troppo frastornato, ubriaco di parole...
"Le candele bruciano fino in fondo"...questo è il titolo originale del romanzo, che trovo affascinante, altamente simbolico e forse ancora più adeguato alle parole che vi sono scritte dentro.