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Chesil Beach
 
Chesil Beach 2016-08-01 06:43:21 68
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Contenuto 
 
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Piacevolezza 
 
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68 Opinione inserita da 68    01 Agosto, 2016
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Presente tormentato e passato inquietante.

Due giovani di belle speranze, Florence, violinista di talento ed Edward, storico convogliato agli affari da esigenze e parentela, si sono appena sposati e vivono la prima notte di nozze in un Hotel Georgiano affacciato su Chesil Beach.
Trattasi all' apparenza di una coppia modello, due anime parallele, ribelli nel proprio conservatorismo coatto, sono giovani, freschi di studi, e quell' atmosfera velata di romanticismo parrebbe un perfetto nido d' amore.
Ma in quell' attesa protratta, ed in quel desiderio sopito e spesso allontanato, in passato, scacciato, rimandato, respinto, sta la chiave di una narrazione che scava e si addentra nell' io più profondo e celato dei due protagonisti, in un viaggio che diventa psicodramma sentimentale e personale.
La propria infanzia, le complesse relazioni intrafamiliari, alternate alla ricostruzione di un rapporto di coppia nato per caso, come la maggior parte dei grandi amori, e poi alimentatosi di parole, dette e non dette, di attese, ricordi, false speranze, di un io ignoto anche a se stessi, il desiderio della semplicità, il tormento dell' estasi e la certezza di una solitudine dei sentimenti, scandita dal dolore di ricordi nebulosi e celati, quanto terrificanti, in Florence, e da rabbia, dolore, indignazione, frustrazione, rifiuto di un amore non pienamente corrisposto in Edward.
Due anime parallele, ribelli nel proprio conservatorismo obbligato, che scoprono nel principio di una vita felice, il matrimonio, l' inizio della fine, il tormento dei sentimenti, una ossessione protratta, la discussione e ridefinizione di un percorso amoroso e personale.
Del passato, riconosciamo una forma della menzogna consolatoria, e quel passare le proprie giornate in una specie di anticamera in attesa spasmodica che la propria esistenza prendesse il via.
I due protagonisti hanno vissuto una infanzia che deponeva sogni e speranze, ingabbiati nell' oggi, nella forma della consuetudine contrapponendo, ma solo interiormente, un ideale di vita ed un desiderio di fuga da una realtà accettata come ovvia ma lontana da se'.
Siamo nell' Inghilterra dei primi anni '60, con rigide regole prematrimoniali, incastonata ed incastrata nella logica dell' apparenza, in cliché dettati dalla tradizione e dal conservatorismo, così difficili da tollerare e sopportare.
E' un mondo isolato, legato al passato, che sta per aprirsi a mode e costumi della modernità, che condurranno a percorsi diversi, e ad un mondo diverso.
Il presente, e la prima notte di nozze, riavvolge e ripropone un passato che diventa ostacolo insormontabile tra desiderio e retaggio culturale, ed una personalità mescolata ad ignoranza, paura, timidezza, pruderie, educazione religiosa, britannica, appartenenza di classe.
Ma questo riguarda il reale, e ciò che da esso emerge, sommariamente e concretamente.
All' autore interessa capire che cosa si cela al di là' dell' apparenza, quale ossessione manifesta, perché Florence viva l' incubo di una sessualità imminente, procrastinata ma ora inderogabile, ed Edward cerchi di capire se il proprio amore avrà quel coronamento dolce ed agognato.
Un mondo sommerso, un uragano di interiorita' e sentimenti e' improvvisamente scoperchiato.
Florence è un' artista, e fa della musica e del proprio violino una ragione di vita, come tutti gli artisti vive in un mondo di " solitudine ", di perfezione solipsisica, ed aspira all' amore ideale, spirituale, eterno, al contrario imperfetta e goffa nel quotidiano esperire.
Edward, al contrario, non comprende appieno la musica classica, il suo misticismo, la perfezione dell' assoluto, sospinto da pulsioni ed istinti che lo avvicinano alla carnalita', in passato e' stato attratto ed incline alla violenza, per redimersi, oggi, grazie a Florence.
Eppure c'e' dell' altro, e lo leggiamo, tra le righe, perché i sentimenti, i turbamenti, le passioni, le paure, tutto ciò che è vita è forgiato e scritto in un passato silente incuneatosi lentamente in noi, ignari, un incubo con radici profonde ed oscure, ma sempre presente.
Un passato confuso, che comunque ci corrode, ci aspetta e ci tormenta per riemergere, evocato dai sensi, mentre stiamo in attesa, in un angolo, silenti, rabbrividendo, umiliati, tenendo gli occhi chiusi e pensando ad una musica amata, rifugio sicuro.
Ed allora ritornano ricordi che da tempo si era deciso non essere nostri, i sentimenti e la tranquillità' apparente vengono meno ed emerge un senso di disgusto.
Forse, la risposta inquietante sta qui, come il destino di ogni amore appena sbocciato e di ogni vita attraversata per sempre da incubi e tentennamenti.

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Mcewan
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Commenti

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Ciao Gianni, dalla tua presentazione il romanzo si presenta come molto interessante.
In risposta ad un precedente commento
68
01 Agosto, 2016
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Ciao Laura, e' proprio così, i temi trattati sono molteplici e riguardano vita, arte, famiglia, amore, indagine psicologica e culturale, mistero, sempre con la delicatezza propria dell' autore inducendoci a riflessioni mai banali e scontate.
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