Dettagli Recensione
Cecità e lucidità
(Spoiler)
"Saggio sulla lucidità" e genericamente catalogato come il prosieguo di "Cecità" ma i personaggi principali compaiono ben dopo la metà del libro, mentre all'inizio Saramago analizza i personaggi legati alla sfera politica.
L'aspetto che ho particolarmente apprezzato è la tematica del bianco che ogni lettore collega immediatamente al romanzo precedente e alla misteriosa epidemia di "Cecità". Tuttavia la riflessione non rimane implicita ma è esplicitata dai politici che cercano di trovare un capro espiatorio su cui riversare tutta la responsabilità delle numerose schede bianche. Lo stesso Saramago ritiene il collegamento grossolano e giudica il collegamento banale. Di fatto la cecità esiste ancora ma non appartiene a coloro che hanno votato scheda bianca ma proprio a tutti coloro che attraverso l'uso quasi maniacale di un lessico preciso e cavilloso cercano di opporsi alla popolazione.
La lucidità si oppone quindi alla cecità, la popolazione della capitale infatti, non ha alcuna organizzazione segreta e la loro scelta è frutto di una raggiunta lucidità che presuppone una visione ottimistica della società. Il primo romanzo descrive infatti una situazione totalmente fuori controllo, a-razionale quasi apocalittica nelle pagine che precedono il recupero della vista, il ritorno ad uno stadio primitivo e brutale. In "Saggio sulla lucidità" emerge invece una situazione critica a livello politico e sociale, la popolazione è abbandonata dai politici ma non succede nulla tra i cittadini, nessun aumento esponenziale della violenza. Tale ultimo aspetto è la dimostrazione di uno stadio superiore da parte delle persone che sembrano confermare la visione ottimistica con la quale si concludeva il romanzo precedente.
Il finale tuttavia introduce quella vena pessimistica che permette una riflessione legata all'attualità della situazione narrata. La morte della moglie del medico è un simbolo dell'ingratitudine umana che si concretizza nel personaggio del primo cieco che nonostante l'esperienza vissuta sembra ritornare ad uno stadio di cecità denunciando la donna a cui deve la vita. La moglie del medico si conferma come un personaggio fuori dal comune per la sua capacità di vedere la realtà ed è quasi eccezionale, senza per questo essere irrealistica.
La parte finale è senza dubbio la più significativa per via della nota pessimistica: se nel primo romanzo l'acqua della pioggia era un simbolo di purificazione e di recupero della vista, in "Saggio sulla lucidità" l'acqua è stagnante e si trova ai piedi di una statua recante un secchio vuoto in mano. La statua diventa il punto centrale dell'incontro tra il commissario incaricato di arrestare la moglie del medico e la donna stessa. Il commissario riesce a recuperare la sua capacità di vedere la società mediante la ribellione all'autorità e proprio per questo viene ucciso proprio davanti alla fontana, mentre la moglie del medico viene uccisa sul balcone di casa, quello stesso balcone sul quale alla fine di "Cecità" la moglie osservava la città che riprendeva vita.
In conclusione Saramago ci propone una visione molto attuale della società che ci mostra i meccanismi politici che governano il mondo e il complottismo acuito dal ruolo dei giornali e della stampa che aprono la riflessione in merito alla censura e alla libertà di stampa anche nei cosiddetti paesi sviluppati.
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marta