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IL GIARDINO DEGLI INCONTRI SEGRETI
Per ogni libro che inizi a leggere sai che stai per intraprendere un’avventura. Non sai cosa ti aspetterà, il percorso intrapreso o la meta che ti si prospetta davanti e puoi solo intuire il genere di percorso che vivrai.
Così accade anche ne “il giardino degli incontri segreti”, romanzo scritto da Lucinda Riley ed edito da Giunti.
La storia si delinea in due mondi paralleli ed estremamente incrociati, in cui il destino la fa da padrone.
La protagonista dell'era contemporanea è Julia, una giovane donna che per una disgrazia improvvisa ha perso marito e figlio durante un incidente stradale. Per lei sembra che nulla abbia più importanza, né la sua brillante carriera da pianista né l’affetto del padre e della sorella che che tentano in tutti modi di riportarla nel mondo dei vivi. Nella prima parte della storia si percepisce fino in fondo il percorso interiore che Julia affronta e la sua lotta strenua contro il dolore, fino ad una accettazione e la riscoperta dell'amore. Kit è in tutto e per tutto un uomo fantastico. È maturo, per niente egoista ed estremamente consapevole che ci sarà nella vita sempre un un passato ed un futuro. Ciò che lo rende speciale è il semplice fatto di essere davvero uomo, dotato di estrema sensibilità e con un’accortezza e un rispetto per la sua donna che in molti dovrebbero da lui carpire.
L’assiste, cura e lenisce le sue ferite e aspetta che lei sia abbastanza forte da intraprendere la vita insieme. Hanno un passato che li lega, un incontro in gioventù a Wharton Park, la residenza degli Zii di Kit dove i nonni di Julia abitavano e lavoravano come giardiniere e cameriera.
Durante il trasferimento di Kit a Wharton Park dopo la morte dei parenti, il mistero di quelle mura si infittisce, perché nel Cottage dove una volta abitavano i nonni di Julia viene ritrovato un vecchio diario di pelle nascosto sotto le assi di legno del pavimento.
Affidato alle sagge mani di Julia, il diario torna alla nonna Elsie che decide di svelare la storia legata alla sua famiglia e alle pagine ben scritte con una calligrafia ordinata.
Da qui inizia il tuffo nel passato.
Norfolk. 1939.
Harry è il giovane figlio di Lady Adrianne e Lord Christopher Crawford. E’ un ragazzo appartenente ad una famiglia nobile e agiata dell’Inghilterra degli anni ’30 e nella vita ha intuito che ci sarà posto al dolore e all’amore. Del primo sentimento è consapevole, del secondo del tutto privo di immaginazione. Si lascia convincere da sua madre che una giovane donna intelligente e sensibile è quello che gli serve, proprio perché la sua famiglia ha bisogno di un erede che porti avanti la sua tenuta, dal momento che la guerra è alle porte e il suo ritorno non è certo.
Per questo motivo Harry sposa Olivia, una ragazza inglese molto bella e ben istruita, che ha passato la sua prima gioventù in India e ora è tornata in Inghilterra con la sua famiglia. Lei si innamora perdutamente di lui e acconsente a sposarlo, pur sapendo in cuor suo che lui, forse, non è del tutto certo del suo sentimento. Il matrimonio, però, sembra non andare molto bene e i due giovani passano più tempo divisi che insieme e tutto questo provoca grande dolore e turbamento in Olivia, che non riesce a darsi pace. A tutte le sue domande, però, sembra esserci una risposta del tutto inattesa: Olivia vede il suo Harry baciare un amico nel suo studio.
Da qui la tormentata storia prende forma e Harry, profondamente pentito, cerca in tutti i modi di riconquistare la moglie, giurandole fedeltà e amore sincero. Olivia, disposta a perdonarlo dopo un’iniziale titubanza, decide di credere alle parole del marito e accetta di dare una nuova possibilità ad entrambi per riprendersi la loro vita insieme e concedere una nuova prospettiva a Wharton Park. Così facendo , Olivia rimane incita, proprio poco tempo prima che Harry venga chiamato per prestare servizio militare col proprio battaglione.
La guerra è lunga, estenuante ed Harry vive insieme a Bill (suo fedele giardiniere, amico e sergente) la terribile esperienza della prigionia a Changi,in Giappone. Dopo 4 anni di sofferenze e stenti vengono però liberati e Bill torna subito in Inghilterra dalla moglie Elisie mentre Harry viene salvato da un suo amico e portato a Bangkok.
Le sofferenze ti cambiano e ti induriscono e lo stesso vale per Harry, che decide di concedersi tempo e di riprendersi la vita presa rimanendo in Thailandia da un amico. Viene ospitato all’Oriental Hotel con estremo piacere e con tutti gli onori concessi ai combattenti sopravvissuti all’orrore della guerra e qui ha la fortuna e la sfortuna di conoscere una donna che lo segnerà per sempre.
Lidia è il suo nome. Lidia dalla carnagione ambrata, lunghi capelli corvini e un corpo minuto. Lidia il “fiore di serra”.
I due intraprendono una storia d’amore densa di significato per entrambi, sembrano sospesi nel tempo e avvolti in un’aura di eternità apparente, che è destinata a finire nel momento stesso in cui Harry ricorda di appartenere a Wharton e di non poter lasciare tutti senza il suo aiuto.
Prima di andare via, però, Harry giura a Lidia di tornare e le promette che la sposerà dopo essersi liberato del fardello di Wharton Park.
Ciò che però Harry non fa è esser sincero: infatti non rivela a Lidia di esser sposato con Olivia e di avere un potenziale erede a casa .
Il suo ritorno è però diverso da ciò che si aspettava: sua moglie ha perso il bambino, sua madre è molto stanca e suo padre è sul punto di morte. In quel momento Harry realizza di non poter abbandonare tutto e vede per sempre sgretolarsi il suo sogno di una vita con Lidia in Thailandia.
Quando non riceve più notizie dalla sua amata Lidia , Harry decide di mandare in spedizione per lui Bill, il giardiniere, col compito di rivelarle l’esatta natura degli impegni che lo trattengono e di rivelare alla giovane che non potrà più tornare da lei.
Quello che però Bill trova in Thailandia al suo arrivo è ben diverso da quello che Harry ha raccontato e da tutto questo dipenderà l’evolversi della storia.
Da qui inizia una parte finale ricca di colpi di scena (in parte prevedibili da un occhio attento) e la storia si prospetta in un’ottica diversa, dove il lieto fine è meritato e conquistato duramente.
Il libro risulta in parte ben studiato, con una trama ben chiara e un’idea di base molto buona. Ciò che credo manchi più di tutto, però , è la scorrevolezza in alcune parti, che risultano un po’ frammentate e a tratti inutili e troppo prolisse. La storia resta comunque piacevole e si anima nelle ultime 120 pagine (scorrono molto velocemente e catturano il lettore che aspetta una degna conclusione a tutta la faccenda).
Per quanto riguarda invece i personaggi non posso dire di aver amato Harry : un uomo così capriccioso ed egoista da essersi dimenticato che di fronte ha una moglie con dei sentimenti. Olivia, invece, mi sembra una donna sopraffatta dall’amore e per questo più umana e apprezzabile del marito. Le manca un po’ il carattere, ma non per questo è biasimevole. Tra tutti e due gli intrecci ho apprezzato il contemporaneo e Julia e Kit restano i personaggi migliori.
Nel complesso il libro è discreto, non mi ha fatto particolarmente impazzire ma non posso dire che si merita per questo una bocciatura.
Voto finale? 3,8 su 5