Dettagli Recensione
Analisi e controanalisi.
La psicanalisi fulcro e contorno di un romanzo costruito sul rapporto terapeuta-paziente-terapeuta, in un intreccio delicato e misterioso che contempla ribaltamenti di ruolo, transfert e contro-transfert, vendette, arrivismi, sete di denaro e potere, pura attrazione e mal d' amore, semplice speranza di guarigione.
L' indagine principe, quell' esperimento psicologico che mira ad abbattere la barriera paziente- psicoterapeuta, in un rapporto duale equanime in cui l' indagatore diviene indagato e viceversa, in un interscambio continuo e cervellotico, ci pone di fronte a tematiche di vivo interesse, ovvero quale sia la reale posizione del terapeuta, a sua volta paziente, oltre alle emozioni, ai desideri, ai turbamenti da lui vissuti durante la terapia.
Yalom, da buon psichiatra, legge attraverso occhi di curatore ( i propri ), ma anche di assistito, e si interroga sulla bontà' del proprio agire e sulla correttezza degli strumenti in uso.
Nella narrazione ( siamo negli anni ' 90 ) tre psicoterapeuti divergono nelle strategie curative e nei comportamenti, chi per amore del denaro e del potere, chi cercando di salvare il proprio matrimonio, chi specchiandosi nei desideri e nei tormenti del paziente, riflettendo sul reale significato della terapia.
Ci si addentra in un terreno spinato, al limite della legalità', trasformando strada facendo una storia di intensi rapporti terapeuta-paziente-terapeuta in un thriller psicologico, usando le stesse armi della psicanalisi nella truffa a scopo lucrativo, mutando ruoli e relazioni, la vittima in carnefice e viceversa, rivisitando i profondi legami psicologici alla base di qualsiasi rapporto curativo, trasformando il desiderio di vendetta in desiderio d' amore, la verità' in dubbio, l' ovvio in mistero profondo.
Alla fine siamo in attesa di capire, di una svolta in un senso o nell'altro, ma, come la psicanalisi ci insegna, niente e' scontato, banale, unilaterale, il tempo cambia gli accadimenti e ridisegna passato, presente e futuro, i sogni esprimono desideri o ci difendono da un reale avverso, in un percorso di accettazione, di comprensione e cambiamento del profondo, in un nuovo inizio che è' anche la fine di un viaggio che pareva impossibile.
Ottima l' idea di analizzare il terapeuta ed il proprio sentire, con la stessa fragilità', le ansie, gli interrogativi del paziente più' bisognoso, quella visione paritetica che scava nell'io senza confini aprioristici o scontati, anche se lo scambio di ruoli può' apparire caotico e fuorviante.
E' un viaggio nella psicanalisi, tra Freud e Jung, in un secolo di storia, tra dubbi, ansie e deviazioni " la mia tecnica consiste nell' abbandonare qualsiasi tecnica " ma con un unico imprescindibile fine " l' obiettivo della terapia è' diventare il padre e la madre di se stessi ".
A volte prevale un eccesso teorico e per contro, sovente, il racconto è eccessivamente romanzato, a scapito della domanda principe: che cosa accade realmente in quella stanza, quale viaggio nella conoscenza di se', quali sentimenti reali o immaginari, impulsi, relazioni, verita', supposizioni, teorie analitiche sovrapposte, vita vissuta od onirica trasposizione?
Un testo non eccezionale, interessante nella tesi, un po' laborioso e prolisso nello svolgimento, ma con temi mai banali.
Lettura piacevole, nulla di piu'.
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