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NEW YORK, NEW YORK
Hallesberg, autore esordiente, prima ancora di pubblicare il suo romanzo fiume”Città in fiamme” è riuscito a strappare all’editore un contratto miliardario: le premesse erano che il libro avrebbe rinverdito il mito del romanzo americano, un’opera mondo, l’enciclopedia tribale degli Stati Uniti e della sua città manifesto “New York. E a colpirti appena prendi in mano il volume non è tanto la mole-sono circa mille pagine-quando il sistema dei personaggi, tutti in egual misura esemplari dell’animale metropolitano, dal giovane bello e maledetto, all’aspirante scrittore omosessuale venuto dalla provincia, dall’adolescente smarrito all’arrivista privo di scrupoli e alla coppia in crisi. Essi con il loro incrociarsi per vie e zone della Grande Mela ne delineano una mappa tanto ideale quanto concreta. La stazione di partenza è costituita dal corpo di un’adolescente, Sam Cicciaro, ferita a morte in un parco: i rapporti dei vari personaggi con lei fanno da esilissimo filo conduttore di una trama coerente nel suo rappresentare aggrovigliandone destini e sogni l’umanità che negli anni 70 faceva di New York il centro propulsore dell’immaginario collettivo di tutto l’Occidente, basti pensare ai gruppi punk, alla musica, al consumo di droga, alle avanguardie artistiche, ai graffiti, a Wall Street, e alla velleità rivoluzionarie e nichiliste di una fauna pittoresca di giovani ribelli al sistema. Tanto più che a fungere da stazione di arrivo è il black out del 13 luglio 77 nel quale in un delirante rincorrersi, ritrovarsi e perdersi, paiono darsi appuntamento i tanti protagonisti di “Città in fiamme”. In realtà la città funziona da calamita ed è la simbiosi con essa a dare spessore alle tante anime che la vivono sulla propria pelle. Dunque romanzo policentrico dove tutti sono attori e nessuno è comparsa: il rischio è ovviamente l’indigestione. Conflitti, moventi, contraddizioni, odi, amore, intrighi, delusioni ed aspirazioni, si affastellano in una prosa esuberante e straripante , che ingigantisce dettagli e visioni, che apre infiniti cerchi senza mai chiuderli