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Jay il passato non ritorna
Guardando un po’ le recensioni su “Il Grande Gatsby”, mi sono resa conto che questo libro divide i lettori, c’è chi l’osanna e chi proprio non l’ha digerito.
Dopo l’uscita del film, più volte mi ero ripromessa di leggere il libro e finalmente sono riuscita a fare entrambe le cose, ovvero leggere Fitzgerald e guardare il film.
La storia viene raccontata da Nick, che si ritrova ad abitare accanto alla maestosa casa di Gatsby, quest’ultimo dovremmo aspettare un po’ di pagine prima di conoscerlo.
La storia è conosciuta e non è su quello che mi voglio dilungare anche perché sinceramente la trama non è proprio il pezzo forte del romanzo, quello che mi ha colpito è lo stile dell’autore.
Fitzgerald ci porta nell’America degli Anni ’20, in cui il lusso, il mondo sfrenato, i contrabbandieri e le trasgressioni sono all’ordine del giorno. Un mondo che sembra quasi consapevole della grande crisi che arriverà e che cerca di dare il massimo (non in senso positivo) prima della catastrofe.
Il personaggio che mi ha veramente incuriosito è Gatsby, i sentimenti che può suscitare possono essere dei più diversi; a me ha trasmetto fra le altre cose, tanta solitudine, tristezza e amarezza, per un uomo che per andare avanti ha bisogno di essere ancora ancorato al passato, un passato che proprio per il nome non può tornare.
“Era stato così a lungo pieno di quest’idea, l’aveva sognata in tutto il suo svolgimento e aspettata a denti stretti, per così dire, arrivando a un livello inconcepibile d’intensità. Ora, per reazione, si stava scaricando come un orologio dalla molla troppo tesa”.
Fitzgerald ci mostra un mondo d’illusioni, ci fa credere che possiamo essere migliori di quello che siamo ma che alla fine, quando si fanno i conti quelle che rimane è poco “”Sono un branco di porci” gridai attraverso il prato. “Tu, da solo, vali più di tutti quanti messi insieme””.
Probabilmente come dice Nick “Mi accorgo adesso che questa è stata una storia del West, dopo tutto: Tom e Gatsby, Daisy e Jordan e io eravamo tutti del West e forse soffrivamo di qualche deficienza che ci rendeva sottilmente inadatti alla vita dell’Est”.
Un romanzo affascinante, in cui la personalità dei protagonisti è il vero ingrediente della trama. Ho visto il film e devo dire che ho molto apprezzato la scelta dei protagonisti che rispecchiano abbastanza quello che mi ero immaginata. Un DiCaprio che non mi ha deluso, toccante quando davanti al pontile cerca quella luce…
Buona lettura!
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Federica