Dettagli Recensione
Il ruolo di figlia
Una giovane donna moderna si divide fra famiglia, casa, genitori, figli, lavoro, amici. In sostanza una wonderwoman. Il personaggio ispira simpatia e genera empatia. Ogni lettrice forse si riconoscerà maggiormente almeno in uno di questi ruoli, perché è inevitabile. A me è il ruolo di figlia quello che mi ha maggiormente colpito, forse perché in questo periodo sento fortemente il bisogno di realizzarmi come figlia. Nel libro sono presenti spunti di riflessione, domande che, lette in un particolare momento della vita, possono anche essere delle bombe interiori, del tipo: “In questo momento sei la persona che vorresti essere?” ed in quel momento chiudi il libro per risponderti e la sua storia passa in secondo piano rispetto alla tua. Ci sono anche alcune pagine che sono strazianti, per l’emotività che ti provocano, perché capisci che a volte certe cose si possono guardare solo con il grandangolo, perché è nei dettagli che c’è la devastazione. Nonostante tutto ciò devo dire che è lo stile l’aspetto che mi ha meno convinto, perché il libro è molto lungo, e questo non sarebbe di per sé un problema; il problema è che l’ho sentito un po’ trascinato, un po’ troppo lento, è mancato quel brio tipico giovanile e frizzante che avrebbe reso la storia più accattivante. Una piacevole lettura dunque, certamente non impegnativa in termini di contenuto, ma impegnativa dal punto di vista emozionale, il cui apprezzamento è fortemente dipendente dal come stai vivendo, come donna, il periodo in cui sei.