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Delicatezza ed armonia femminile
" Delicatezza " e' una visione d' insieme, il termine più' adatto per definire il romanzo e la sua peculiarità' narrativa.
La " delicatezza " descrive Noga, la protagonista, musicista israeliana emigrata in Olanda per lavoro, in fuga da una vita travagliata e sofferta e che ritorna in patria per affrontare e risolvere problematiche famigliari .
La " delicatezza " riguarda tutti i personaggi di contorno, dalla madre al fratello, al padre defunto, all' ex marito, agli amici, fino ai semplici conoscenti, attori che entrano ed escono dalla narrazione rappresentando lo spettacolo della quotidianità'.
La " delicatezza " affresca i dialoghi, tocchi narrativi armonici, lenti, dosati, in simbiosi con la musica e l' arpa che accompagna la vita della protagonista.
La " delicatezza " sta nei temi trattati, pur cosi' personali, profondi, sofferti, si parla di relazioni famigliari irrisolte, di abbandoni, di una vita da ricostruire, di scelte tormentate, di rapporti interrotti o nebulosi.
Noga e' una donna complessa, appassionata, profondamente legata ad un passato in parte felice, nella propria infanzia e nelle relazioni con la madre, a lei affine, ma anche tormentata da un matrimonio fallito per una sua scelta precisa, la rinuncia alla maternità', che ne ha condizionato pesantemente il presente.
Ritorna nella sua terra d' origine per riannodare i fili di un passato enigmatico.
Scoprirà' legami impensabili, riallaccerà' rapporti famigliari interrotti ed affrontera' il tormentato sommerso. In questa fase abbandonerà' il proprio amore primario, la musica, per ricercare e ritrovare la melodia del proprio destino interrotto e risposte apparentemente imperscrutabili.
In attesa che la madre, per un breve periodo ospite di una casa di riposo dopo la morte del marito e padre di Noga, decida del proprio destino, si inventerà' un nuovo lavoro, la comparsa cinematografica, miscelando in tal modo realtà' e finzione, vero e presunto, in una perfetta commistione di sogni e desideri, proprio come la vita.
Nel mezzo della narrazione si parla di cultura ebraica che negli anni della sua assenza ha cambiato il proprio mostrarsi, accentuando i contrasti tra tradizione ed ortodossia, tra mediazione e fanatismo, proprio come sono cambiati i luoghi della sua infanzia, immutati solo nella sua memoria.
È' un lungo viaggio temporale, nei ricordi, negli affetti, nell' interiorita', per ritornare a quella musica tanto amata che è' la sua vita, lo e' stata e lo sarà', lasciando però' aperta una porta ai legami famigliari, ad una umanità' ritrovata e ad un futuro possibile e diverso ( la maternità'? ).
È' un romanzo che si muove sempre in armonia con la protagonista, perfetto nel tratteggiarne delicatamente i tratti salienti, nello sviscerare una memorabile figura femminile, ricca di contrapposizioni apparentemente antitetiche, forte e debole, passionale e fredda, razionale ed impulsiva, ma sentitamente vera e viva, e per questo apprezzabile e coinvolgente.
Un libro consigliato, da assaporare lentamente, ascoltandone e cogliendone la profonda musicalità' che ne tratteggia l' insieme, miscelando storia personale e cultura ebraica, pubblico e privato, sempre con la delicatezza poetica di una grande narrazione.
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