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Beati coloro che saranno felici
Una coppia in crisi matrimoniale litiga al supermercato sotto lo sguardo divertito di alcuni clienti, un’altra invece soffre per la nevrosi del proprio figlio che crede di essere Celine Dion, un’altra ancora cerca di sfuggire dalla routine partecipando a tornei di bridge. Sono solo alcuni esempi delle tante sfaccettature di questo libro della francese Yasmina Reza: una serie di racconti che toccano diversi temi come le difficoltà del matrimonio, l’amore, il sesso, i tradimenti, la paura della morte, la sofferenza ma anche l’importanza dell’amicizia. La scrittrice intende mostrarci il lato oscuro di personaggi che, scomodando Pasolini, si potrebbero definire borghesi. Si tratta di coppie, singles, amanti che sotto un velo di benessere, ipocrisia e serenità celano in realtà una serie di inquietudini e dolori dai quali sono attanagliati, oppure molto più semplicemente cercano di provare nuove emozioni per spezzare la banalità e la noia della quotidianità, magari concedendosi scappatelle o momenti di relax con partners compiacenti. La Reza riesce a costruire un mosaico piuttosto variegato e man mano che si procede con la lettura si comincia a capire che ogni racconto, narrato in prima persona dallo stesso protagonista, rappresenta la tessera di un puzzle: nella visione d’insieme le vicende dei vari personaggi sono in qualche modo legate e si incastrano tra loro, trattandosi infatti di rapporti di amicizia o di parentela.
Azzardando un paragone forse si potrebbe accostare l’opera ai racconti di Alice Munro, l’illustre scrittrice canadese premio nobel per la letteratura, considerato che entrambe si pongono l’obiettivo di rappresentare le gioie ed i dolori della vita. Lo stesso titolo del libro, “Felici i felici” che prende a prestito una riflessione di Borges (“Felici gli amati e gli amanti e coloro che possono fare a meno dell’amore”) sembra in qualche modo sintetizzare la filosofia della scrittrice, come a dire che alla fine di tutto la felicità è uno stato mentale assolutamente desiderabile ma difficilmente raggiungibile, un’aspirazione verso la quale tendere e non è detto che l’amore sia la soluzione a tutto.
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Elena
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Elena