Dettagli Recensione
Parentesi poco felice
Ho letto questo libro dopo aver apprezzato molto il primo romanzo della Kostova: Il discepolo. La trama sembrava interessante e avvincente. Ero incuriosito, soprattutto, dall'elemento psichiatrico del professore universitario che cerca di distruggere la tela raffigurante Leda e il cigno.
Devo ammettere di essere rimasto deluso dal libro. La trama procede placidamente senza essere accattivante; talvolta risulta proprio dispersiva, mentre il filo rosso che lega gli eventi e i personaggi - l'ossessione di Robert Oliver - si sfilaccia col procedere della storia.
Sebbene siano presenti parti molto interessanti, legate alla malattia psichiatrica del professore, il libro tende proprio a perdere di vista la profondità, l'origine e le implicazioni della stessa. Si poteva rendere decisamente meglio la crisi familiare e la separazione, così come il rapporto, già compromesso in partenza, tra Oliver e la giovane studentessa che ne diverrà l'amante. La vera delusione, tuttavia, è stata, per me, proprio la debolezza della causa che ha scatenato l'ossessione. La conclusione del libro manifesta proprio la debolezza e una certa frettolosità nel risolvere la questione, come pure nell'aprirsi a una sua possibile guarigione.
Stile indubbiamente solido ed elegante, senza eccessive e pedanti ricercatezze. Dopo il precedente romanzo, mi sarei aspettato qualcosa di più dalla Kostova.
Nella speranza che la sua attività letteraria non si interrompa con questo libro, spero, tuttavia, che esso rappresenti una poco felice parentesi della sua produzione artistica.
Indicazioni utili
- sì
- no