Dettagli Recensione
Viaggio.
Questo libro è riuscito a penetrare nei miei pensieri e nella mia anima (proprio come un profumo) come pochi libri sono riusciti a fare. Per questo ho deciso di scrivere qualcosa al riguardo, quello che mi ha trasmesso.
Come è riuscito ad arrivare alla mia anima e toccarla con mano?
Beh, è riuscito a farmi cambiare il modo di percepire le cose, farmi fare più attenzione agli odori, ai profumi, utilizzare questo senso in misura maggiore e provare a rievocare un ricordo partendo da un profumo. E mi sono sorpresa di quanto la mente umana possa essere piena di sorprese. Siamo abituati a sfruttare gli occhi come primo senso, ma che succederebbe se risvegliassimo il naso? 'Il più volgare dei sensi' ma che può portare a sentire profumi sublimi che suscitano l'amore. Pensiamo al profumo della persona che amiamo. Quel profumo riecheggerà sempre nella nostra anima, anche se quella persona non ci sarà più nella nostra vita.
Il profumo inebria e ispira l'anima di ogni uomo.
Questo libro mi ha portata a riflettere non solo sull'importanza dell'olfatto, ma anche sull'importanza del rapporto con la natura, ormai ostacolato da tutte queste mura di cemento che ci circondando; sullo stare da soli, riflettere su se stessi, sulle proprie potenzialità, sui proprio difetti, conoscersi ed infine amarsi. Un procedimento estremamente lungo che comporta l'impiego di un'intera vita. Mi ha fatto pensare, anche, al rapporto con gli uomini, al sentirsi diversi in un mondo di uniformità, al sentirsi indifferenti rispetto all'umanità.
Ho pensato all'odio, il sentimento peggiore che l'uomo possa provare verso altri uomini, verso la terra, verso se stesso.
Ho vissuto questo libro come un lungo viaggio all'interno dell'animo umano e quindi mi ha fatto ragionare anche su di me.
Consiglio assolutamente questo libro a tutti coloro che abbiano voglia di riflettere su temi che riguardano tutti noi e che spesso trascuriamo.
'Gli uomini potevano chiudere gli occhi davanti alla grandezza, davanti all'orrore, davanti alla bellezza, e turarsi le orecchie davanti a melodie o a parole seducenti. Ma non potevano sottrarsi al profumo. Poiché il profumo era il fratello del respiro. Con esso penetrava negli uomini, a esso non potevano resistere, se volevano vivere. E il profumo scendeva in loro, direttamente al cuore, e là distingueva categoricamente la simpatia dal disprezzo, il disgusto dal piacere, l'amore dall'odio. Colui che dominava gli odori, dominava i cuori degli uomini.'
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