Dettagli Recensione
Meglio soli che apatici
L'esordio del racconto vuole la novita' , la rincorsa immobiliare ad un nuovo appartamento dove Shizukuishi e Shin'chiro si stabiliranno per una vita insieme. Spicca la mancanza di entusiasmo della coppia in una ricerca appannata, priva di fervore. La svolta evidentemente non e' tanto nel futuro, quanto nel passato, e proprio nei luoghi della giovinezza di Shin'chiro si trova un giardino bellissimo, che avra' un peso determinante nelle scelte della giovane coppia.
Il romanzo e' il terzo capitolo della serie IL REGNO di cui ignoravo completamente l'esistenza , potra' dunque essere piu' ricco di stimoli per chi ha gia' conosciuto le vicende precedenti ,sebbene sia di senso compiuto anche la singola lettura.
Penna molto semplice quella della Yoshimoto, razionalmente ritengo che questo nuovo lavoro - come altri- sia di fatto insipido, privo di un gran valore letterario, nonostante la giapponese possa cogliere il favore del lettore premendo sul rapporto empatico .
La vicenda e' comune e lo scorrere e' placido, a tratti la trama sfiora la banalita', non nascondo pero' che l'esotismo persistente nel testo, confluito in una tradizione ed in una contemporaneita' tanto amene quanto quelle nipponiche, ha risvegliato la mia attenzione.
Elementi quali l'usanza di consumare tè con costanza rituale, di affondare le stanche membra e gli umori fossili nella rigenerante pratica termale, così come l'abitudine di abbandonarsi ad un vaporoso bagno bollente premiano il romanzo della Yoshimoto rievocando luoghi lontani con un pacato realismo, ovattato ma intenso.
Motivando il buon voto nella piacevolezza mi appello quindi non di certo alla forma, nemmeno alla trama, ma sicuramente alle atmosfere eloquenti ed accattivanti, con la tipica, pacifica flemma di Banana.
Buona lettura.
Commenti
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Pero' la copertina e' bellina :-)
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(Che non ci convince, né ci spieghiamo il suo successo...)
Ciao!