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L'uomo che guardava passare i treni
 
L'uomo che guardava passare i treni 2016-04-07 11:51:08 Riccardo76
Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
Riccardo76 Opinione inserita da Riccardo76    07 Aprile, 2016
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Un salto nel profondo dell'animo umano

La vita borghese con tutti gli agi, le comodità che essa porta, un buon lavoro, una bella famiglia, un nome rispettabile. Una situazione invidiabile o che forse molti di noi vivono, una situazione che all'apparenza può risultare ideale, eppure l’animo umano è talmente complesso e spesso subdolo da sfuggire a certe dinamiche. La storia di un uomo per bene, che per bene si ritiene anche dopo tutto, un uomo chiuso in uno schema che può risultare troppo stringente, limitante della libertà personale.
Simenon va ancora a scavare nei profondi angoli del nostro essere, ci fa scoprire che rimanere nella nostra area di confort può essere comodo, ma ci limita, ci ingabbia in una realtà che potrebbe non essere la nostra.
Questo romanzo è un giallo che non ha molto da svelare, perché tutto è già svelato, un crescendo di tensione e aspettative che si conclude in maniera particolare e forse spiazzante. Qual è la verità sul caso Popinga? Leggete il libro e lo scoprirete potrei rispondere, in realtà non c’è una realtà, una singola verità, ma una molteplicità di punti di vista. Riusciranno i buoni a catturare il cattivo? In questo romanzo tutto è messo in discussione, la figura dei buoni mista a quella dei cattivi, Simenon è bravo a non marcare una distinzione netta tra il bene e il male, Popinga è il male? Se così è non mi è parso, nonostante tutto. Popinga non è un eroe, è un uomo semplice e complesso allo stesso tempo, un uomo che ha vissuto per quarant'anni una vita comoda, ma fastidiosa al contempo, dipende dai punti di vista. Un romanzo che ci porta a spasso come una piccola telecamera nascosta nella giacca del protagonista, ci fa vedere la vita con i suoi occhi, Parigi e i suoi alberghi, i suoi locali. Siamo immersi nella personalità del protagonista a tal punto da approvare senza troppe condanne tutte le cattive azione del signor Popinga. Ho provato simpatia per lui, quasi compassione, Simenon è un grandissimo in questo, ci presta gli occhi del suo protagonista e ci induce a pensare che non sempre il male è solo male.

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Commenti

8 risultati - visualizzati 1 - 8
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Bel commento, Riccardo.
Vedo che in questo sito Simenon sta andando forte, anche se non sono ancora comparsi i miei preferiti : "L'orologiaio di Everton" e "Il Presidente" . Tu li conosci? Che cosa ne pensi?
In risposta ad un precedente commento
topodibiblioteca
07 Aprile, 2016
Ultimo aggiornamento:
07 Aprile, 2016
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Scusa se mi intrometto....L'orologia di Everton l'ho puntato:)...Uscirà la prossima settimana in edicola con Il Corriere della Sera!....non per fare pubblicità all'iniziativa ma la scorsa settimana è uscito un altro bellissimo capolavoro (Il borgomastro di Furnes che ho recensito proprio oggi) e l'altro giorno invece "I fantasmi del cappellaio" altra opera celebre!
Siamo in molti alle prese con la lettura del grande Simenon, complice anche la recente iniziativa editoriale. In ogni caso al momento, questo insieme a Il treno è quello che ho gradito di più. Riccardo, ho appena iniziato "Il grande male"...giusto per rimanere in tema e in linea con il tuo bel commento. Ciao
In risposta ad un precedente commento
Riccardo76
07 Aprile, 2016
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Ciao Emilio grazie per l'apprezzamento.
Non ho letto i due titoli che hai indicato. Ho in lista l'orologiaio di everton. Ti farò sapere.

Saluti
Riccardo
In risposta ad un precedente commento
Riccardo76
07 Aprile, 2016
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Dovrò presentare attenzione alle edicole allora.
Grazie per la segnalazione e le scuse non devono, è un piacere

Saluti
Riccardo
In risposta ad un precedente commento
Riccardo76
07 Aprile, 2016
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Grazie mille, sto apprezzando molto Simenon.

Saluti
Riccardo
che personaggio Popinga, mi è rimasto impresso
In risposta ad un precedente commento
Riccardo76
08 Aprile, 2016
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Vero Silvia, è vero è un personaggio che rimane nella memoria, colpisce e fa riflettere.

Grazie
Saluti
Riccardo
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