Dettagli Recensione
"Su, camminiamo..."
Opera del periodo americano, romanzo sull’amore passionale e sull’amore sentimentale. Datato 26 gennaio 1946, scorre parallelo a vicende sentimentali appartenenti alla biografia dell’autore. Restituisce una visione a tutto tondo del complicato legame d’amore, ne sviscera l’aspetto sensuale e di pari passo quello cerebrale in ottica prettamente maschile anche se non mancano incursioni nell’universo emotivo femminile.
L’ambientazione newyorkese , geometria urbana e visione di interni concentrata nelle tre camere del titolo, è funzionale a descrivere esistenze sregolate, imbevute di solitudine, culminanti nell’incontro casuale e del tutto fortuito di Francois /Frank e Catherine/Kay. Lui, attore quarantottenne francese, marito e padre, estromesso dal consorzio umano per un capriccio della moglie che lo abbandona per un ragazzo giovane; lei quasi trentatré anni, ex moglie di un uomo facoltoso, in giro per la città ad abbordare uomini, ad acchiappare in modo insulso il senso della sua esistenza. Si ritrova improvvisamente estromessa non solo dalla vita ma anche da un’abitazione.
Sei mesi non sono bastati a Frank per ricostruirsi un’esistenza, il sentimento dell’abbandono lo ha reso bilioso e incapace di ritrovarsi. Quando il destino gli fa incontrare Kay, attraverso lei matura consapevolezza della sua solitudine e superando in pochissimo tempo le tappe caratterizzati ogni frequentazione amorosa che lentamente scivola in legame di coppia, si concede ad un nuovo legame d’amore. Abbandona resistenze, diventa leggero, ridicolo perfino, esce dalla realtà ed entra in uno spazio che è circoscritto alle tre camere ( quella d’albergo a rappresentare la componente erotica pura, quella dove vive a rappresentare l’intimità e la quotidianità di una coppia, quella dove viveva Kay a significare l’importanza dell’eros maturo, consapevole, indissolubilmente legato all’amore) e alle strade della città.
Il camminare la notte rappresenta però il loro primo spazio vitale utile a dare realtà e consistenza al legame che si sta concretizzando e che permetterà ai due il reintegro sociale.
Romanzo ricco di spunti di riflessione, lineare nello stile, riconosciuto tra i migliori del belga, mi lascia perplessa , insoddisfatta, insterilita a livello emotivo. Semplicemente non tocca le mie corde emotive che mai hanno vibrato in questa lettura.
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Commenti
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Teniamo conto del fatto che tra i tanti letti, l'unico che non mi ha entusiasmata e' quello del Popinga.
Quindi immagino di avere un debole per Simenon :-)
Ho iniziato questo romanzo e mi ritrovo nelle tue impressioni a livello emotivo.
Temo di non avere iniziato con il Simenon giusto!
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