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Schiavo d'amore
 
Schiavo d'amore 2016-04-02 10:02:07 LittleDorrit
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5.0
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
LittleDorrit Opinione inserita da LittleDorrit    02 Aprile, 2016
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Philip Carey e il senso della vita

La storia di Philip Carey è la storia di un uomo infelice perché profondamente minato dalla consapevolezza di essere un diverso agli occhi del mondo.
Un difetto congenito, infatti, lo condurrà alla non accettazione di se stesso.
Il romanzo racconta il suo percorso di crescita, soprattutto interiore, dalla fanciullezza fino ai trent'anni muovendo i primi passi dalla canonica bigotta di Balckstable, dove vive con gli zii adottivi, fino a giungere alla totale accettazione e consapevolezza di sé in un assolato sabato di una Londra iridescente e dai toni pastello.
Nella sua condizione di orfano, sfiorato costantemente dall'imbarazzo per Il suo handicap, Philip crescerà cercando di colmare i vuoti esistenziali attraverso l'utilizzo di brillanti doti intellettive sviluppate grazie all'amore per i libri; queste capacità lo condurranno alla ricerca costante del bello estetico e, attraverso l'amore per l'arte e le discussioni filosofiche intessute con erranti amici artisti incontrati durante i suoi vagabondaggi europei alla ricerca di uno status quo, si creerà un insolito contesto di sicurezza.
Il romanzo è pervaso da atmosfere bohémien consumate in localini sbiaditi del Quartiere latino di Parigi, dove le discussioni prendono vita e si compiono davanti a bicchierini d'assenzio, qui elevato a bevanda purificatrice dell'io.
Philip è fondamentalmente un uomo buono ma foderato di sano egoismo, un egoismo scaturito dai valori borghesi di cui è infarcito. Egli inseguirà costantemente una felicità chimera e, innamoratosi dell'amore, si getterà in una storia con una donna priva di compassione, egoista ed ottusa che riuscirà a far nascere in lui uno spirito masochista e servile. Pur restando lucido sul paradosso della sua condizione di "schiavo", non potrà farne a meno e lotterà nel tempo per liberarsi di questo sentimento nefasto.
Sullo sfondo della vita di Philip si muovono diversi contesti e scenari, personaggi talvolta anonimi o ritratti indimenticabili come l'amico poeta Cronshaw, che fornirà al protagonista la chiave per comprendere il suo personalissimo senso della vita.
Filo conduttore del romanzo e della formazione di Philip sarà, infatti, un tappeto persiano regalatogli da quest'ultimo.
In quell'oggetto apparentemente insignificante viene racchiuso un significato sfuggente che si rivelerà a Philip un pomeriggio di un giorno qualunque, camminando in una Londra che sembra non dargli scampo.
La Londra sullo sfondo è una città meravigliosamente statica che, pur avviandosi verso la modernità, vede scorrere nei titoli di coda le ombre dei grandi scrittori vittoriani e molti, infatti, sono i rimandi ad essi.
È questo un romanzo di formazione completo, dai contorni esistenzialisti, altamente introspettivo e profondamente inglese, che lascia ampio respiro a dialoghi eloquenti e ben strutturati dove il piacere assoluto sta proprio nel poter godere dell'evoluzione del pensiero del protagonista.
Lo stile di scrittura è stranamente lineare e scorrevole, pur discorrendo di tematiche varie e arzigogolate.
In alcuni punti è un po' prolisso ma sempre altamente godibile.
Maugham dipinge il personaggio di Philip a sua immagine e somiglianza prendendo spunti dalla sua biografia personale e questo rende il romanzo ancor più apprezzabile ed intimo per un lettore che ne fa la conoscenza.
Per me è stato un romanzo catalizzante.
Sorprendente per gli interrogativi che è riuscito ad aprire, gratificante nelle risposte e toccante nelle vicende umane.
Le insicurezze del protagonista, in fondo, accomunano tutti noi esseri umani in transito su questa Terra.
Ne consiglio fortemente la lettura.
Romanzo brillante come il suo autore.

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Commenti

12 risultati - visualizzati 1 - 10 1 2
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Ottimo commento Marcy, per un autore che non ho mai considerato semplicissimo! In particolare questo romanzo non lo conosco, ma mi hai invogliato a leggerlo.
In risposta ad un precedente commento
LittleDorrit
02 Aprile, 2016
Ultimo aggiornamento:
02 Aprile, 2016
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Cara Anna, ti ringrazio. Ho cercato di fare del mio meglio, secondo le mie capacità e possibilità ma rendere questo romanzo non è semplice per niente perché ha tanta carne al fuoco.
Sicuramente tu, con la tua preparazione, ne daresti un ritratto migliore e più accurato. Spero di poter leggere una tua rece.
Rece molto convincente, mi hai fatto ricordare parti che avevo dimenticato! Prima o poi lo rileggerò, Maugham è sempre una lettura gradevole e rilassante :-)
Una presentazione molto bella di un libro certamente meritevole che non ho ancora letto. L'autore è un Grande; ma, dopo la delusione del brutto romanzetto "Il velo dipinto", l'ho messo temporaneamente da parte.
La tua recensione, Marcella, è per me anche un'interessante segnalazione.
Complimenti per la recensione interessante e appassionata, che invoglia davvero alla lettura!
Prendo nota :)
Bel commento!
In risposta ad un precedente commento
LittleDorrit
03 Aprile, 2016
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Non posso che essere d'accordo con te....uno scrittore da Oscar. Grazie ancora per avermelo fatto scoprire ;)
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LittleDorrit
03 Aprile, 2016
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Non ti è piaciuto il Velo dipinto? Peccato....avrei voluto proseguire con quello ma non sei la prima persona a dirmi questo quindi ripiegherò sulla Diva Julia. Grazie di cuore Emilio...sei sempre molto gentile
In risposta ad un precedente commento
LittleDorrit
03 Aprile, 2016
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Ti ringrazio Lapis....lieta di esserti stata utile :)
In risposta ad un precedente commento
LittleDorrit
03 Aprile, 2016
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Grazie Sary....è bello ritrovarti qui :)
12 risultati - visualizzati 1 - 10 1 2

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