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Mille splendidi soli
 
Mille splendidi soli 2016-03-30 16:16:30 AddictedtoBooks
Voto medio 
 
5.0
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
Opinione inserita da AddictedtoBooks    30 Marzo, 2016

Una storia di speranza in una città devastata

"Mille splendidi soli" è stato il libro che mi ha spinto ad avvicinarmi al mondo dello scrittore Khaled Hosseini e ad approfondirne la conoscenza. Devo ammettere che avendo sentito parlare molto bene del "Cacciatore di aquiloni", suo primo romanzo, pensavo che "Mille splendidi soli" non avrebbe potuto superarne la bellezza, ma mi sbagliavo. Questo romanzo non solo (a mio parere naturalmente) supera il primo, ma è anche diventato uno dei miei libri preferiti in assoluto.

Hosseini ambienta la vicenda nella città di Kabul,narrando della vita di due giovani ragazze, Mariam e Laila, le cui vite si intrecciano per un evento casuale. Mariam è una donna che cresce isolata dal mondo con la madre ( poichè ripudiata dal padre) e quando quest'ultima muore è costretta a vivere con il padre Jalil che la da' in sposa a Rashid, un uomo molto più avanti con l'età rispetto a lei.
Laila invece è una ragazza più giovane e bella di Mariam e anche lei , suo malgrado, sarà costretta a sposare Rashid, seppur per motivi profondamente diversi. Hosseini sviluppa magistralmente il rapporto tra le due: in un primo momento Mariam nutre odio e gelosia nei confronti di Laila, che,essendo più bella e più giovane,ottiene tutte le attenzioni di Rashid, ed è capace addirittura di dargli un figlio (anche se poi si scoprirà non essere legittimo) , cosa che lei non era mai riuscita a fare.
Pur essendo molto diverse tra loro, le due donne col passare del tempo instaurano un legame di amicizia e una complicità molto profonda, proteggendosi a vicenda dalle violenze e angherie che compie Rashid su entrambe,sostenededosi e aiutandosi come sorelle.

Consiglio la lettura di questo romanzo in primis perchè il messaggio che trasmette è molto forte,è un messaggio di speranza che invita a non arrendersi mai, neanche nelle situazione più difficili in cui sembra di non avere via d'uscita, ma anche perchè delinea uno spaccato di quotidianità della difficile Kabul del tempo, devastata dalla guerra, aiutando il lettore a capire quanto possa essere difficile vivere e,soprattutto, essere donna in un simile contesto.
Inoltre Hosseini ha uno stile molto particolare, riesce a far vivere al lettore le emozioni provate dai protagonisti, a suscitare sentimenti contrastanti, commozione (uno dei pochi libri che è riuscito a farmi commuovere davvero), ma anche sentimenti positivi.
Uno di quei libri che quando finisci di leggere ti fa sentire dentro un vuoto incolmabile, e ti fa venir voglia di rileggerlo da capo.

"Imparalo adesso e imparalo bene, figlia. Come l'ago della bussola segna il nord, così il dito accusatore dell'uomo trova sempre una donna cui dare la colpa. Sempre. Ricordalo, Mariam. "

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Il cacciatore di aquiloni
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