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Fiore di neve e il ventaglio segreto
 
Fiore di neve e il ventaglio segreto 2016-03-30 12:06:04 C.U.B.
Voto medio 
 
4.5
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
C.U.B. Opinione inserita da C.U.B.    30 Marzo, 2016
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Quella carezza della sera

Superare gli ottant’anni e’ una buona meta per chiunque, ma e’ notevole per una donna nata in Cina, nel XIX secolo.
Sopravvissuta al marito ed ai congiunti, a Giglio Bianco resta il corpo decadente, i tanti ricordi e soprattutto quel sentimento che non le da’ pace, il rimorso. I sensi di colpa per le incomprensioni con Fiore di Neve, l’amata laotong, l’amica consacrata a vita , due anatre mandarine e una carezza di conforto, la piccola mano calda sulla guancia triste.
Cosi’, alla ricerca di una pace dei sensi che forse il cuore non le restituira’ piu’, il suo cammino a ritroso nella memoria ci accompagna decenni addietro, nei meandri di luoghi e costumi tanto lontani.
Era una Cina rurale di villaggi e tradizioni truci, ai nostri occhi.
Un’epoca prettamente maschile dove la donna aveva ben poco valore se non quello del ruolo principe assegnatole, mettere al mondo figli maschi.
La nascita di una femmina era di norma un peso per la famiglia, la bimba cresceva con lo scopo di diventare moglie e ubbidire al marito e alla suocera, eseguire ordini , lavorare e subire vessazioni e abusi continui.
Fiore di Neve e le infinite corse nel villaggio, i sette anni compiuti ed il tempo di mutare i piedini per il compiacimento del futuro sposo. Li chiamavano piedi di loto, ma dei fiori avevano solo le spine, piccole ossa spezzate dalle fasciature materne, una corolla nera di urla e pianti di dolore.

Lisa See scrive ricalcando la viva voce di Giglio Bianco, ben entrando nel personaggio ed ottenendo una narrativa che intrattiene ed incuriosisce, sebbene non verra’ ricordata per lo stile di scrittura e non pretenda questo suo lavoro di elargire connotati da biografia storica.
Una riscostruzione romanzata facile alla lettura e ispirata alla vere vicende dell’Ottocento cinese. Piacevole e senza complicazioni. Buona lettura.

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Commenti

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Interessante. Se però in un'opera letteraria lo stile è carente...
In risposta ad un precedente commento
C.U.B.
31 Marzo, 2016
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Ciao Emilio, non e' carente ma nemmeno memorabile a mio avviso.
E' un libro la cui scrittura non ha grandi difetti ma nemmeno eccelle, si apprezza prevalentemente per la trama e l'ambientazione, non per il mero stile.
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