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2 per 1
Raimond Gregorius è lo stereotipo dell'insegnante di lingue antiche. E' preciso, affidabile, prevedibile. Si veste sempre allo stesso modo, fa sempre la stessa strada per andare al lavoro, mai una parola fuori posto, mai una follia. Poi un mattino di pioggia incontra su un ponte una donna che forse si vuole suicidare o forse no. La parola Portugais pronunciata dalla sconosciuta è la scintilla che ci voleva nella vita di Mundus. prima lo porta in una libreria dove acquista il libro di uno scrittore sconosciuto di Lisbona e poi lo farà partire per un viaggio in Portogallo. Preso da un fuoco insospettabile il grigio professore partirà alla ricerca di quello scrittore, parlando con chi l'ìha conosciuto e visitando i luoghi in cui ha vissuto.
Questo libro mi è piaciuto molto nella parte iniziale. Ho trovato originale l'idea di Mercier e accattivante il suo modo di scrivere. Dopo le prime pagine però la trama si è appesantita. Per i miei gusti le interruzioni del racconto con stralci del libro di Prado oltre a una buona dose di appunti e pensieri, sono eccessive. Il libro scritto da questo medico, un pò rivoluzionario e un pò sognatore sotto il regime di Salazar, è infatti costituito da una serie di riflessioni filosofiche. Certamente meritevoli di attenzione, certamente ben scritte, ma non quello che mi aspetto da un romanzo. Deludente il finale.
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