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La stranezza che ho nella testa
 
La stranezza che ho nella testa 2016-03-01 20:19:32 68
Voto medio 
 
4.5
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
4.0
68 Opinione inserita da 68    01 Marzo, 2016
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Viaggio nell' amore e nella storia

C'è' un mondo che ruota attorno ad una storia d' amore, ed è' la vicenda di un individuo, Mevlut, di una famiglia, la sua, di relazioni umane, di una città', Istanbul, multi-etnica, caotica, terra di contrasti, religiosi, politici, sociali.
E' il mondo così' magistralmente descritto da Pamuk in questo ultimo romanzo, ricco di coralita', in una commistione perfetta tra vicende personali, saga famigliare, e storia di una città' e di un paese attraverso cinquanta anni di accadimenti quotidiani, sentimentali e cruenti, di aspirazioni individuali e lotte politico-sociali, di vita vissuta intensamente, di tradizioni, spesso in contrasto con il proprio essere, di migrazioni di popoli, di sanguinose lotte per il predominio, di contrapposizioni generazionali, e famigliari, di semplice umano sentire.
Lo fa principalmente attraverso il racconto della storia di un uomo qualunque, Mevlut, che un giorno, quasi per caso, si innamora di uno sguardo, degli occhi di una bellissima ragazza, comincia a scriverle per anni sognanti lettere d'amore recapitatele per interposta persona, fino a quando, un giorno, la rapisce per potere finalmente vivere con lei, credendo di coltivare un sogno tanto agognato per scoprire solo anni dopo che la verita' e' un' altra, che la destinataria dei suoi scritti e della sua passione era la sorella della attuale moglie, ma ormai la sua vita e' indirizzata altrove e forse il destino ha voluto così'.
È' un uomo semplice, Mevlut, sincero, sognatore, un eroe romantico, con sani principi morali e religiosi, ed e' un lavoratore instancabile.
Dalla sua infanzia, trasferitosi ad Istanbul, inizia un viaggio che durerà' una vita intera all' interno della città', tra miseria ed illusioni di ricchezza, speranze e dolori improvvisi, seguendo un legame indissolubile e viscerale, di alti e bassi, di pura sopravvivenza ma anche di amore eterno per quelle strade e quei luoghi che non può' lasciare.
È' un venditore di boza, Mevlut, ( bevanda lievemente alcoolica tipicamente turca), e con il proprio carretto percorre il dedalo di strade e gli affollati quartieri della città', da protagonista di vicende personali e famigliari travagliate, e da spettatore di eventi che cambieranno la storia del paese traghettandolo verso la modernità'.
La grandezza del romanzo sta nella sua semplice complessita', nella miscela di storie e personaggi con il racconto in prima persona degli stessi, quasi una cronaca, nell' alternare pubblico e privato, in una commistione perfetta, nel conservare e centellinare il pensiero del singolo individuo, con il proprio umano esprimersi e relazionarsi, e la narrazione quotidiana e storica di un paese e di più' generazioni che lo hanno attraversato.
Il tutto è' sapientemente dosato, miscelato, in una alternanza perfetta e ci introduce in un mondo ricco di poesia e di cruda quotidianita', sognante ed empirico, con un linguaggio ora lirico, ora colloquiale, descrittivo ed intimista, ma sempre con tono critico e profondamente lucido.
Mevlut, alla fine del romanzo e del suo viaggio, capisce la verità': " girovagare per le strade della città' di notte faceva nascere in lui la sensazione di aggirarsi nei meandri della propria mente. Perciò' parlare con i muri , i manifesti, le ombre e gli strani e misteriosi oggetti di cui, al buio, non riusciva a discernere i contorni era per lui come parlare con se stesso." Ma sa anche che " c'è' una sola cosa che tiene in piedi un uomo tra questa massa di gente, ed è' l' amore ".
Ne esce un affresco unico di un mondo complesso ma, alla fine del romanzo, ci sentiamo decisamente più' ricchi, internamente, e maggiormente consapevoli di vicende storiche di difficile definizione e descrizione, con la certezza di esserci avventurati in un viaggio unico che attraversa in profondità' tutti gli elementi umani, psicologici, letterari, politici e storico-sociali, cosa che solo i grandi scrittori riescono a cogliere, decodificare, soggettivare, trasformare in narrazione, arricchire di particolari e di fantasie letterarie e trasferire su carta per il piacere e la curiosità' di noi lettori, coinvolgendoci nella propria ricchezza sapiente ed accompagnandoci per mano nella complessita' della vita e della storia.

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