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Via Katalin
 
Via Katalin 2016-02-24 22:08:44 Mario Inisi
Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
Mario Inisi Opinione inserita da Mario Inisi    25 Febbraio, 2016
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Riportate a casa Blanka

Strano romanzo, bello, nostalgico, irreale, fuori dal tempo. Una storia a metà tra ricordo e sogno che ripercorre l'amicizia che ha legato fin da piccoli 4 bambini, Iren, sua sorella Blanka, Henriett e Balint. Il legame è più di un'amicizia e è reso ancora più forte dal fatto che tutte le bambine amano per tutta la vita Balint e questo amore collettivo rende la loro amicizia più forte e il loro legame unico. Magda è bravissima a rendere le sfumature dei sentimenti: l'amore che contiene una nota d'affetto paterno o di gelosia in una polifonia e mutevolezza che rende quell'amore un sentimento unico e cangiante e diverso da tutti gli altri amori. Il romanzo come anche L'altra Ezter è difficile da seguire all'inizio ma poi prende il lettore e lo coinvolge anche se in ritardo per cui con questa scrittrice bisogna avere pazienza ma ne vale la pena. Balin si fidanza con Iren anche se ama di un amore paterno Henriet e l'amore per Henriet sembra quello più bello, tant'è che Iren si accorgerà che le manca qualcosa. Henriet muore uccisa da un soldato ma non scompare, resta nel libro come fantasma a ripercorrere avanti e indietro la vita dei suoi amici fino a fare dubitare il lettore che sia mai esistita fuori dal sogno.

Mi ero resa conto che Palin era l'unico elemento reale in quel concentrato d'irrealtà dove annaspavamo e soffocavamo tutti quanti, mio padre era diventato infermo, mia madre premurosa e spaventata, io e lui ci trovavamo in quella condizione, le case di via Katalin si erano dissolte, le persone che ancora sapevano qualcosa di noi, e chi eravamo stati, o si erano arrese alla malattia, come la signora Temes, o erano scomparse su un'isola lontana, come Blanka, o erano morte, come il Maggiore e gli Held. Pali invece era reale, vero, ma nessuno di noi l'aveva apprezzato, nessuno di noi l'aveva preso sul serio , e forse nemmeno lui si era preso completamente sul serio in mezzo a noi. D'ora in poi sarebbe scomparso e non appena fosse uscito dall'appartamento si sarebbe richiusa l'unica breccia attraverso la quale avremmo potuto andarcene anche noi e seguirlo, ma ora non avremmo mai più potuto raggiungere l'esterno, perchè Balint era tornato a sbarrarci la strada.

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Commenti

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Bel commento, Mario. Anche a me il libro è piaciuto, ma penso che i libri migliori dell'autrice siano "La ballata di Iza" e "La porta".
In risposta ad un precedente commento
Mario Inisi
25 Febbraio, 2016
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Allora li leggo! A me sono piaciuti anche questo e l'altra Ezter
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