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Un'India diversa
“I figli della mezzanotte” è un romanzo frutto della penna dell'autore indo-britannico Salman Rushdie, balzato su tutte le cronache del mondo a seguito della pubblicazione del celeberrimo “I versi satanici”, causa scatenante di una condanna a morte e di una serie di persecuzioni ancora in corso a carico dell'autore.
La lettura di un simile testo è complessa e richiede adattamento e conoscenza della cultura da cui trae origine. Per accedere a tale genere di letteratura è necessario spogliarsi da una visione troppo occidentale di scrittura e calarsi senza pregiudizi tra il colore di queste pagine.
Il romanzo in questione è un lavoro che entra a pieno titolo nella letteratura, Rushdie rende una prova di scrittura di alto livello, intrecciando decine di volti e di storie per raccontare un pezzo di Storia indiana.
La narrativa proposta nasce da una miscellanea ben dosata tra realismo e fantasia, utilizzando l'immaginazione e la creatività per animare un mondo magico e parallelo al reale, per sviluppare sogni che si riflettono sul presente, per creare personaggi dai volti umani ma dai poteri straordinari.
Partendo dai costumi radicati nella cultura islamica, l'autore insinua al suo interno germi di stravolgimento, di frattura e di evasione, arrivando a contaminare ed intaccare con visioni ed idee “diverse e folli” i principi cardine di un popolo intero.
La componente politica è il cuore dell'intero romanzo, linfa del costrutto narrativo incentrato sulle sorti dei componenti di una famiglia a partire dalla dichiarazione d'indipendenza indiana nel 1947.
Forti e pulsanti le motivazioni ideologiche, cauterizzate dalla vena ironica e dalla creazione di un'aria magica e frizzante che smussa gli angoli più pericolosi.
Stilisticamente un lavoro curato nel particolare, elaborato con minuzia, dove nessuna frase, immagine e pensiero è lasciato al caso; talora rigoglioso al limite dell'ossessione ma perfettamente in sintonia con una cultura ricca, variegata, colorata, speziata, mai in bianco e nero.
Consigliato ad un lettore che non ama la semplicità, che accetta di evadere dalle consuetudini letterarie prevalenti, che cerca un nuovo panorama e nuovi stimoli.
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Commenti
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Sì, Laura, nell'esprimere un giudizio su questo testo penso sia onesto e fondamentale essere sinceri sul grado di piacevolezza, inteso proprio in rapporto alla fatica richiesta, ma alla fine ripagata da un bella ed intensa esperienza letteraria.
Enrico, penso che potrebbe interessarti questo testo, sei un lettore che ricerca testi particolari e non ti fermi davanti alla diversità e complessità stilistica
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