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Godetevi la corsa
 
Godetevi la corsa 2016-02-20 15:22:37 Gianni
Voto medio 
 
4.5
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
5.0
Opinione inserita da Gianni    20 Febbraio, 2016

Sfrenata corsa nel nulla...

Edimburgo, e' qui che inizia e finisce la corsa, e il viaggio un po' metaforico, molto oltre i limiti della legalita' e ben al di la' della decenza, di Gas Terry, inarrivabile taxista , spacciatore, cocainomane, erotomane, filosofo di strada, archetipo di una contemporaneita' che ha oltrepassato il nulla e di questo neppure si nutre, e' andata oltre, riuscendo a distruggere, dileggiare, giustificare, difendere ogni propria genuina nefandezza che e' quotidianita, poco e molto di noi, ma ormai nucleo e corazza dell' esistere.
I piani di lettura del romanzo svelano un incredibile viaggio nell' egocentrico e sfacciato nichilismo di una esistenza perennemente adolescenziale, quella del protagonista, in una giostra di droga e pornografia neppure tanto scalfita dalla possibilita' della morte, imminente, circondato da una serie di incredibili personaggi della contemporaneita', stereotipi di una sotto-cultura di importazione americana, si pensi al milionario ed impresario Ronald Checker, ai malavitosi locali, a prodotti autoctoni, da Jontino MacKay, suo fratellastro poco furbo e deriso da amici e conoscenti, a Jinty, prostituta cocainomane e ninfomane, in un universo di eccessi ed incredibili eventi.
La trama scorre, veloce, vorace, controcorrente, in una bufera di accadimenti e contro- accadimenti, in un alternarsi di voci e ritmo sfrenato, non una sosta, un ripensamento, in sintonia con il folle iper-protagonismo di Gas.
L' arrivo dell' uragano ' Du Palle ', e quella corsa continua e delirante sul taxi dell' amore, inseguendo il sogno dell' oggi e dell' immediato, di un godimento infinito, di un approdo sicuro per totale assenza di certezze, di affetti, di sensibilita' e gusto culturale, segna un viaggio rutilante tra turpiloqui e scene esilaranti, per quanto assurde, in un microcosmo nichilistico che e', insieme all' umorismo ed all' autoironia, il clou del racconto.
Welsh e' unico in quel logorroico sviscerare e vomitare ogni sensazione dell' immediato, in quel inseguimento continuo di battute e ciniche situazioni dell' assurdo, non riesce a fermarsi, la riflessione e l' introspezione non tocca i suoi personaggi, e quando li sfiora, essi ne fuggono inorriditi.
Eppure quella vita di eccessi richiama una certa obiettivita', una genuina, seppur bieca, sincerità', che non e' del mondo patinato ed intellettuamente ' elevato' dell' upper society e dei benpensanti, ammantati e mascherati dello stesso nulla pur coperto da altro.
Certo, si potrebbe obiettare una ripetuta e monotematica ossessione per il sesso, nella sua accezione più' pornografica e ' bestiale', un approccio adolescenziale e non sempre profondo di alcune tematiche esistenziali ed essenziali, che richiederebbero approfondimento, una maggiore ampiezza letteraria sarebbe stata probabilmente piu' efficace, ma questa e' la forza della sua scrittura, l' espressione di un' aspra, selvaggia ed umoristica soggettivita' oggettivata in mille modi, e lo stile, i contenuti, i temi trattati, la narrazione, la storia, le metafore, sono funzionali a tutti i suoi romanzi, un marchio di fabbrica, in aggiunta alla capacita' di generare sempre emozioni e sensazioni forti nel lettore piu' appassionato.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
A tutti gli amanti dell' autore scozzese per un viaggio esilarante ed incredibilmente ricco di situazioni e personaggi paradossali
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40
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