Dettagli Recensione
Ricordarsi di cosa si ha
Spoiler (poco ma c’è)
C’è stato un momento preciso in cui mi sono quasi commossa durante la lettura di questo romanzo: quando Aziza ancora neonata stringe il dito di Mariam, senza volerla lasciare andare.
Ed è esattamente questa la sensazione che l’autore fa provare al lettore, la sensazione di essere ancorato in un luogo che non vuole lasciarti andare via. Nel caso di “Mille splendidi soli” si tratta dell’Afghanistan, ma bisogna sempre tenere a mente che in molti altri posti meno “discussi” accade lo stesso.
Sarà per l’educazione ricevuta o per presunzione insita che non dimentico mai le fortune che ho, tentando di aiutare in tutti i modi chi non le ha; e questo romanzo non fa altro che ricordare e dipingere con impareggiabile poesia la realtà che ancora oggi vivono alcune donne.
Nonostante il romanzo sia incentrato sulle due figure femminili protagoniste (Laila e Mariam), non è da sottovalutare anche la netta differenza tra Rashid e Tariq, due uomini della stessa terra, ma con opposti modi di pensare e agire; punto a favore per la speranza di un futuro migliore.
Hosseini non cade mai nel pietismo o nella retorica e questo lo apprezzo molto.
Leggerò sicuramente altro di suo.