Dettagli Recensione

 
La famiglia Karnowski
 
La famiglia Karnowski 2016-01-25 07:57:38 silvia t
Voto medio 
 
3.5
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
4.0
silvia t Opinione inserita da silvia t    25 Gennaio, 2016
Top 100 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

La famiglia Karnowski

Il lento scorrere della vita e delle giornate, le convinzioni che condizionano le scelte e che determinano gli eventi, di questo è fatto "La famiglia Karnowski", una sorta di mosaico in cui le tessere sono i personaggi che creano un disegno realistico e ci accompagnano nella mentalità ebraica, fatta di contraddizioni e di fede.
Fin dalle prime pagine, quando conosciamo quello che è il capostipite, avvertiamo una sensazione di instabilità, un atteggiamento che mal si concilia con un mondo, appena accennato fatto di semplicità e di familiarità, di piccoli gesti, ma di tanta umanità.
David, è un ebreo moderno, che vuol vivere in europa, scappando dalla Polonia in a cui è nato, vuole emanciparsi, vuol parlare tedesco e non Yddish, in qualche modo le sue radici non gli appartengono, non le sente, non capisce che esse rimarranno stabili nel terreno senza sradicarsi, quando perseguitati nella Germania degli anni antecedenti alla seconda Guerra Mondiale dovranno fuggire in America.
La trama si snoda su tre generazioni e non è priva di difetti, di ritmi sbagliati, ma nell'insieme funzionale allo scopo; quello che si respira nella lettura non è tanto la follia del nascente nazismo, che fa da sfondo a tutta la vicenda, ma come comportamenti dettati da convinzioni sbagliate possano condizionare la propria vita e quella degli altri, come genitori privi di quella maturità emotiva possano generare figli spaesati senza una guida e senza uno scopo.
La quantità di personaggi secondari è necessaria a descrivere il mondo ebraico, che sembra brulicare nel quartiere, tutte quelle persone che sono fuggite per cercare un mondo migliore, per vedere le proprie vite innalzarsi e divenire come quelle dei tedeschi, non sarà così, non lo sarà mai, un ebreo resterà tale, nel bene e nel male e di generazione in generazione questo è ciò che viene trasmesso, nonostante le resistenze dei padri, nonostante le resistenze dei figli, non c'è riscatto se non dell' accettazione prima e nell'orgoglio poi di appartenere ad un popolo così antico e così unito.
I personaggi rinnegano le origini, quasi a voler cancellare uno stigma, ma alla fine è sempre quell'essere ebrei che li salva, che li rende parte di un'unica grande famiglia, i cui membri possono fuggire, sbagliare, rinnegare, ma che alla fine sono costretti a riconoscere e accettare.
Lo stile è molto fluido, il lessico piuttosto ricercato e nella traduzione di Anna Linda Callow per Adelphi ha una musicalità che aiuta a rendere il tutto scorrevole e piacevole quasi fosse presente una colonna sonora a sottolineare i momenti più tragici o quelli più divertenti.
In sostanza un buon libro che trova la sua forza nelle conseguenze figlie di azioni, soprattutto dei genitori nei confronti dei bambini, descrive benissimo la totale incomprensione che si viene a formare e di come questa possa devastare la mente di un bambino.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
250
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

2 risultati - visualizzati 1 - 2
Ordina 
Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

Ciao Silvia. Sostanzialmente condivido sia il tuo bel commento sia la valutazione assegnata in stellette. E' un libro che ho letto abbastanza volentieri, ma che non possiede quelle qualità che facciano dell'autore un grande scrittore. Il fratello Premio Nobel è veramente a un altro livello.
In risposta ad un precedente commento
silvia t
26 Gennaio, 2016
Segnala questo commento ad un moderatore
Sbirciando le altre recensioni ho saputo che il fratello Premio Nobel è senza dubbio superiore, penso che a breve lo leggerò. Questo l'ho preso in libreria quasi per caso, mi avevano regalato un buono e così ho deciso di prenderlo, perché mi avevano incuriosito le opinioni qua su Qlibri, non sono rimasta delusa, ma senza dubbio non ci sono margini per definirlo un capolavoro.
2 risultati - visualizzati 1 - 2

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'ora blu
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Malempin
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Morte in Alabama
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La città e le sue mura incerte
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Per sempre
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Lo spirito bambino
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Fumana
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Liberata
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

La compagnia degli enigmisti
Demon Copperhead
La stagione degli amori
Il dio dei boschi
La città e le sue mura incerte
Per sempre
La terra d'ombra
In questo piccolo mondo
Lo spirito bambino
Sirene
Giorno di vacanza
Génie la matta
Mattino e sera
Eden
L'anno che bruciammo i fantasmi
T