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Specchiarsi nel male
Chi non ha mai mentito? Che si tratti di una bugia detta per non ferire qualcuno, o di una verità nascosta, o ancora di un atto compiuto con cattiveria, fino a che punto può arrivare la menzogna? Si può mentire per dare quell'immagine di sé che gli altri si aspettano. Si può mentire, al punto da sfumare il confine tra bugia e verità. La menzogna che avvolge la vita del protagonista diventa il pane quotidiano che alimenta ogni suo atto e ogni suo pensiero.
Durante la lettura ho sentito una forte empatia con lui, al punto di pensare quasi con la sua testa. Mi sono chiesta perché per lui sia stato così facile ridursi a tal modo e mi è sembrato quasi di sentirlo parlare.. Non mi creo una doppia vita, la mia vita stessa diviene una menzogna. Mento sul mio lavoro, con la mia famiglia, con i miei affetti. Riesco a provare dei sentimenti per qualcuno? O sono essi stessi menzogna? E quando il peso di questa vita di menzogne diventa insopportabile, scelgo la soluzione più facile e più spaventosa, più difficile e più allettante. La soluzione che mi renderà libero ed eternamente schiavo delle mie menzogne.
Ho cercato di ripercorrere la discesa nelle tenebre compiuta dall'autore, allo stesso tempo affascinato e spaventato da questa vicenda realmente accaduta, da questo personaggio così freddo e così implacabile, tanto da alimentare sempre più il suo interesse.
Un bellissimo romanzo, breve e intensissimo, crudo e spietato, che risucchia il lettore nella spirale delle bugie create dal protagonista e che fa irrimediabilmente riflettere sulla condizione umana. Mi sono sentita terribilmente affascinata dal protagonista, ho fatto un esame di coscienza, ho messo in discussione la mia persona, mi sono messa in gioco e ho avuto paura di quello che ho visto, di quanto lui potesse anche lontanamente avvicinarsi a me. Man mano che proseguivo la lettura ne ho poi preso le distanze, ho capito, ho conosciuto la sua storia e ne sono stata disgustata. Sono arrivata a guardare il male in faccia e al suo cospetto mi sono sentita pulita e innocente.. Alla fine è prevalso in me l'interesse sociologico sul turbamento scatenato dalla vicenda in sé, e a questo ha contribuito lo stile dell'autore che la rende così "normale". Ho chiuso il libro con lo stomaco rivoltato e quella sensazione di cupa devastazione che non mi capitava da troppo tempo.
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A presto
faye
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Qlibri recupera un' ottima Qutente.
A presto e fate buone letture.
Il Syd