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In the middle of sex
La storia parte da lontano, dai primi del '900 e da un piccolo villaggio a cavallo tra Grecia e Turchia. L'orrore della guerra si abbatte su quelle lande da sempre pacifiche e dedite ad esistenze semplici, consacrate all'agricoltura, all'allevamento dei bachi e ad atavici rituali.
Un uomo e una donna scappano, sono fratelli, fuggono verso l'America, in barba ad ogni morale si sposano sulla nave che li porta nel Nuovo Mondo e in quella terra lontana troveranno, non senza difficoltà, l'occasione per ripartire e formare una famiglia.
E' da questo momento che comincia la storia di Calliope Stephanides, ormai poco più che quarantenne in un corpo la cui identità sessuale prescelta è caduta su quella maschile, dopo un'adolescenza passata a vivere, vestirsi e comportarsi come una ragazza. Questo perchè Calliope, ora noto come Cal, è un ermafrodita. Un gene birichino ha determinato la sua "anomalia" eliminando ogni banalità dalla sua vita e aumentando il carico di insofferenze e problemi.
Il narrare di Eugenides, ricco di brio e spesso ironia, non è mai patetico, né volutamente strappalacrime, i momenti duri non mancano, ma questo perchè il romanzo abbraccia quasi un secolo di storia dove inevitabilmente i drammi sono parte integrante di ogni esistenza.
Cal inizialmente è mera voce narrante per poi ergersi a protagonista assoluta nell'incalzante racconto della sua adolescenza, si va delle prime cotte alla trasformazione del corpo che non avviene secondo le classiche leggi della natura, la scoperta del sesso fino al rifiuto della propria condizione.
Eugenides non sposa la causa di alcun freak, anzi, descrive l'essenza di un personaggio che nonostante la presunta inconsuetudine è un'ode al normale. Non ci sono mostri, solo una ragazzina prima e un adulto poi, alla ricerca di un posto nel mondo, col desiderio di non essere compatito elemosinando affetto o compassione.
Nonostante la lunghezza del romanzo l'autore dribbla quasi del tutto i momenti di stanca, scegliendo una cifra narrativa molto scorrevole in cui le enfatizzazioni gratuite sono bandite; lo sguardo sulla vita di Calliope/Cal è di quelli in grado di trasportare con entusiasmo il lettore nell'epopea di tre generazioni, dalla Grecia all'America, alla ricerca di una nuova vita, soprattutto della giusta identità. Prima i suoi avi, ora Cal, la costante è sempre la stessa: la ricerca, mentre gli anni passano e l'albero genealogico perde qualche ramo, altri invece crescono, e la storia del mondo corre in avanti con Cal ormai abile a tenerne il passo.