Dettagli Recensione
ROSA DELLE TEMPESTE
Corina Bomann continua a regalarci dei romanzi molto intensi, un’autrice che sa trasmettere delle emozioni e sa coinvolgere il lettore rendendolo partecipe della storia.
La protagonista del libro è Annabel, giovane mamma che si è separata da poco dal marito e che cresce da sola la figlia di cinque anni Leonie.
La donna sta attraversando un periodo molto doloroso causato dalla fine del suo matrimonio, per ricominciare a vivere decide di cambiare città e si trasferisce in una casa nell’isola di Rugen.
Ma Annabel non sta scappando solo dal suo recente passato ma anche da una ferita che non si è ancora rimarginata, infatti quando era piccola sua madre l’ha abbandonata per scappare nella Germania ovest.
Infatti in questo romanzo oltre a raccontare la vita della protagonista si ripercorrono alcuni fatti storici non troppo lontani da noi, parliamo della divisione della Germania in due parti est e ovest dopo la fine della seconda guerra mondiale.
Ed è così che conosciamo meglio alcune nozioni di storia recente che magari avevamo dimenticato o non abbiamo avuto l’occasione di approfondire, migliaia di persone hanno cercato di fuggire dalla Repubblica Democratica Tedesca per riuscire a raggiungere l’ovest.
Anche la vera madre di Annabel è scappata all’ovest e l’ha abbandonata e questo episodio della sua vita l’ ha segnato molto e la tormenta ancora, infatti, la giovane donna sogna spesso quell’ultima notte insieme, e non riesce a capire cosa sia successo alla madre per aver fatto una scelta simile.
Dopo un periodo in istituto Annabel viene adattato dalla famiglia Hansen, i suoi nuovi genitori la crescono con tutto l’amore possibile ma alla donna manca sempre qualcosa che solo la sua vera madre può darle, un vuoto che non riesce a colmare.
Un giorno la protagonista vede al porto una vecchia barca la “Rosa delle Tempeste”e se ne innamora tanto da volerla comprare, purtroppo però non dispone di tutti i soldi necessari per l’acquisto.
Ma la soluzione al suo problema si chiama Christian Merten anche lui è interessato alla vecchia imbarcazione ma per motivi leggermente diversi rispetto a quelli di Annabel.
Il ragazzo le propone di diventare soci in affari e di comprare insieme la “Rosa delle Tempeste”.
Anche Christian ha un passato doloroso che è legato alla storia della barca, infatti, questa che non era solo un peschereccio ma è stata anche un mezzo per trasportare i cittadini che volevano scappare dalla Germania est all’ovest.
In più Annabel ritrova nella barca una lettera di una donna Lea che dice addio al suo adorato Bob, anche lei stava tentando di passare il confine.
Chi è questa donna? E come mai la madre ha abbandonato Annabel?
E Christian sarà per Annabel solamente un socio o qualcosa di più?
Annabel tenterà di riportare alla luce la storia della barca ma questo riaprirà le vecchie ferite del passato sia della protagonista che di Christian.
Corina ci conduce in una storia davvero molto credibile e ricca di suspence ma anche intrisa di una parte forse poco ricordata del nostro recente passato.
Una pagina della storia forse non approfondita, ma la creazione del muro di Berlino è stato un evento che ha cambiato la vita di molte persone, lo costruirono nel 1961 fu voluto dal governo della Germania est e divise il paese per ben 28 anni e impedì alle persone di andare liberamente da una parte all’altra della Germania.
Infatti dalla divisione del paese tedesco in quattro zone avvenuta nel 1949, moltissime persone emigrarono dall’est all’ovest, il muro fu realizzato proprio per impedire l’esodo.
Nella repubblica Democratica Tedesca la televisione e la radio erano controllate dalla stato, ma in alcune zone si potevano vedere quelle dell’ovest, naturalmente tutto quello che non veniva ritenuto idoneo veniva censurato ecco perché moltissime band o cantanti famosi dell’epoca e conosciuti in tutto il mondo erano proibiti all’est.
Annabel e Christian sono figli di questo tempo ecco perché il nostro libro si intreccia ed è legato a doppio filo con questa parte della storia, ma anche Lea e la sua lettera sono un esempio di questo drammatico periodo.
Questo romanzo però affronta anche un altro punto importante, il passato non può essere dimenticato fa parte di noi, del nostro vissuto e in qualche modo ha contribuito a formare la nostra personalità.
“Evidentemente non ero riuscita a lasciarmi tutto alle spalle, trasferendomi in quel luogo. Ma è mai possibile cancellare il proprio passato?” (citazione)
Cambiare paese, iniziare una nuova vita cercare di dimenticare un periodo doloroso e difficile che ancora ci fa soffrire, a volte non serve a niente forse bisogna affrontare le nostre paure e non nascondersi.
Annabel è un personaggio veramente ben delineato e che ho apprezzato molto sia per la sua voglia di realizzare i suoi sogni sia per il fatto che non si arrende davanti alle prime difficoltà ma che trova sempre un modo per andare avanti.
Ho adorato anche Leonie, sua figlia, una vera forza della natura, simpatica, spiritosa ma anche molto sensibile.
I luoghi che vengono descritti sono molto realistici e quasi quasi andrei volentieri a visitare l’isola di Rugen e il bellissimo porto di Sassnitz e magari salpare con la “Rosa delle tempeste” per poter rivivere le mille storie che lei ci può raccontare.
Corina ha creato una storia veramente emozionante che ci fa capire che si può superare le sofferenze del passato e continuare a vivere.
La lettura va via veloce anche perché il romanzo coinvolge il lettore, che si lascia trasportare dalla vita dei protagonisti.
L’unica pecca del libro è secondo me il titolo o meglio la traduzione, quello originale “Rosa delle tempeste” era sicuramente più incisivo quello scelto invece nella versione italiana è troppo lungo e devia un po’ il senso del libro, che invece merita molto.
Consiglio assolutamente la lettura di questo libro!