Dettagli Recensione
Noir onirico
Il noir si percepisce in ogni canale di questo romanzo, da un lato una ragazza che dorme, apparentemente niente di anormale ma gradualmente si coglie che questo letargo pseudo artificiale si prolunga, e porta la dormiente ad una migrazione dimensionale claustrofobica in diversi livelli onirici statici, di permanenza, quasi fossero purgatori.
L'altro racconto è concreto, terreno, protagonista la sorella della dormiente, vive di Notte, non dorme lei, quasi mai, e dalla sera alla mattina, e' questa l'ambientazione temporale dei fatti, trascorre il tempo fra locali notturni, dove la conoscenza di un ragazzo, una delle poche luci osservabili nel libro, concatena lo svolgersi della notte con eventi torbidi di violenza rarefatta alla quale Mari ( questo il nome della sorella più piccola ) partecipa dando speranza, e facendo luce ad altri personaggi che lavorano in un motel di un quartiere degradato di una Tokyo depressa, ossessiva, quasi disabitata se non da pochi individui. C'è poi una vittima, ed un carnefice ( che non paga le sue colpe ) ma fugge e raggiunge la mattina indenne. Aleggiano le colpe, ogni personaggio ha un lato oscuro che ruba pochi spiragli di luce ad una notte fosca tinta di nero. Ma alla fine, c'è speranza, i destini delle due sorelle si ricongiungono, finiscono le tenebre e torna la luce, per qualcuno...