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Il libro giusto da leggere a Natale
Ogni anno a Dicembre vengono pubblicati numerosi libri che parlano del Natale e della felicità che porta con sé questa festa. Ma Il tredicesimo dono, si discosta particolarmente da tutti questi romanzi. Seppur il Natale sia al centro della trama, è mostrato da un punto di vista diverso, quello di una moglie e dei suoi figli, rimasti da pochi mesi senza marito e senza un padre. Un lutto ancora tutto da rielaborare e, sopratutto, accettare. Joanne H. Smith ci descrive il dolore provato dai protagonisti e la nostalgia di quello che poteva essere, ma che invece non sarà mai. Sentimenti che arrivano al lettore, che si sentirà maggiormente coinvolto dalla storia.
Joanne, la madre dei bambini, ancora troppo addolorata, decide di rifiutare la festa e tutto quello che ne consegue: cene in famiglia, addobbi, regali,... non vuole festeggiare dopo aver perso il marito. Quindi quando il tredicesimo giorno prima di Natale davanti la loro porta viene lasciata una stella di natale, con un bigliettino firmato “dai vostri veri amici”, il suo primo pensiero è quello di buttarla e dimenticare l'accaduto, nonostante l'insistenza e la speranza nel Natale dei figli.
Ma da quel giorno, per ogni giorno fino a Natale, la famiglia Smith riceverà un dono, accompagnato dalla strofa della canzone The twelve days of Christmas. I doni riporteranno un po' di felicità e di luce in casa, forse è tempo di ricominciare la nuova vita.
Il tredicesimo dono racconta una storia emozionante, che arriva dritta al cuore, sopratutto perché tratta da una storia vera. Più volte mi sono commossa leggendo la storia di questa famiglia speciale.
Le descrizioni dei personaggi non sono molto dettagliate, ma sono essi ugualmente apprezzabili e riconoscibili nel corso della storia. Oltre a Joanne e ai suoi figli, conosceremo altri parenti ed amici che cercheranno di far rivivere la famiglia Smith. Più di tutti ho amato il personaggio di Megan, la figlia minore, ancora troppo piccola per non sognare l'arrivo di Babbo Natale e desiderare le feste, ma allo stesso tempo consapevole di non poter chiedere troppo alla madre e di quanto le manchi il padre.
La narrazione si articola in tredici capitoli, ognuno per ogni dono ricevuto. Il lettore incuriosito da chi siano questi “veri amici” sarà trasportato tra le pagine.
Credo che la copertina sia molto azzeccata, perché durante la lettura il lettore ha davvero la sensazione di osservare la vita dei protagonisti da una finestra di casa Smith.
E' una lettura scorrevole, ma molto intensa, si può davvero leggere in brevissimo tempo, ma vi consiglio di assaporarla per bene, pagina dopo pagina.