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Il nuotatore
 
Il nuotatore 2015-12-17 10:29:16 Cristina72
Voto medio 
 
3.5
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
3.0
Cristina72 Opinione inserita da Cristina72    17 Dicembre, 2015
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Un giorno qualsiasi

“La vita è troppo spaventosa, troppo sordida e angosciosa”.
Un vero peccato aver ridotto ad una raccolta di soli tre racconti la produzione letteraria di Cheever, prosa da sorbire comunque a piccole dosi per quella sorta di urlo soffocato e di groppo in gola che trasmette ogni singola riga.
Non c’è niente di più doloroso di una disperazione inconfessata prima di tutto a se stessi, come nel racconto che dà il titolo alla raccolta. La ripetizione ossessiva, finto dilettantesca, di frasi come “bella giornata” e “bella nuotata” dà, per contrasto, l'idea di un dramma imminente, e il protagonista, che obiettivamente va fuori di testa, è però guidato da una logica folle che quasi convince, trasportando il lettore in una dimensione tanto allucinata quanto percepibile:
“Peggio ancora era il freddo che sentiva nelle ossa, insieme con la sensazione che non sarebbe mai più riuscito a riscaldarsi”.
I personaggi del secondo racconto (“Un giorno qualsiasi”) sono tutti a modo loro patetici, anche se differenti per età e condizione sociale, per una incomunicabilità di fondo che li condanna senza appello alla solitudine. Simili all’animale preso in trappola che si dibatte di fronte al suo carnefice, annaspano rabbiosi e impauriti in un'agonia esistenziale senza scampo.
Ma è nell’ultimo racconto che si sferra il colpo decisivo, con la classica coppia borghese di coniugi appassionati di musica classica che a causa delle interferenze di una radio intercettano le conversazioni dei vicini (l'inizio della fine è un pezzo di Chopin interrotto da una frase oscena pronunciata da chissà chi).
Un gradevole intrattenimento che si sostituisce alle note dei grandi maestri, fino a quando le vite degli altri non diventano lo specchio dentro cui, con sgomento, scorgono il loro riflesso.
Le conseguenze avranno l'inaspettata forza devastante di una verità taciuta troppo a lungo dietro una rassicurante, posticcia, serenità domestica:
“Ma noi non siamo mai stati come loro, vero tesoro? Vero?”

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Yates, Carver.
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Commenti

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Indovina un po'? Il terzo racconto sembra interessantissimo...
In risposta ad un precedente commento
Cristina72
17 Dicembre, 2015
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Sicuro, la reazione del “tesoro” poi è da antologia :-)
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